Ora in onda:
____________

ROMA (ITALPRESS) – “Mi candido a sindaco di Roma per l’onore di poter amministrare il più grande patrimonio dell’umanità e per la responsabilità di farlo esercitando il potere con correttezza e imparzialità”. Così Enrico Michetti, candidato sindaco di Roma per il centrodestra, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress. “Sento un incessante bisogno di cambiamento e soprattutto in periferia un desiderio di lavoro. Roma necessita di grandi infrastrutture che vanno fatte partire dalla periferia perchè dove c’è competitività, si insediano imprese, si produce ricchezza e genera lavoro, il miglior antidoto contro le violenze. In 5 anni si può fare molto ma la prima cosa è rimettere in sesto la macchina amministrativa perchè se noi comprimiamo i tempi per il rilascio di titoli, permessi o concessioni, la città riparte. Per quanto riguarda l’azione di un sindaco – spiega Michetti – semplificare significa prendere i regolamenti e snellirli di tutte le norme che rallentano la decisione. La vitalità è il vero sviluppo. L’atto amministrativo deve calzare alle esigenze cittadino e dell’impresa”. Rispetto al tema caldo dei rifiuti nella Capitale, per il candidato sindaco “poichè l’igiene urbana è una procedura mista, la collaborazione e l’assunzione di responsabilità tra enti sono fondamentali. A Roma abbiamo perso troppo tempo e non possiamo più permetterci l’immobilismo. Anche il sistema arboreo ha bisogno di cura e va preservato. Tutta la manutenzione ordinaria e straordinaria va pianificata altrimenti è sempre emergenza in cui non determini gli eventi ma li subisci. La sanità invece non è compito dell’ente locale ma noi dobbiamo mettere insieme il servizio sanitario con quello sociale. Nei settori strategici credo che l’azienda debba essere pubblica o partecipata dal privato ma a maggioranza pubblica. Queste aziende vivono di riflesso all’indirizzo dettato dalla politica degli enti locali. E’ l’indirizzo che non funziona. Per rendere Roma sicura -spiega- serve la presenza forte di una comunità che stimola e costruisce”. In chiusura, il candidato sindaco mette l’accento su come il Covid abbia penalizzato alcune categorie: “se sarò sindaco ripartirò da quelle più colpite, le metterò nelle migliori condizioni per poter prosperare”.
(ITALPRESS).


Previous articleFemminicidi, Fico “Valutare l’adeguatezza degli indennizzi”
Next articleRiparte la serie video che racconta il lavoro nei cantieri di Webuild