L’Amministrazione Comunale, al cospetto di un evento eccezionale – con riferimento alla grandinata aggravata dal forte vento abbattutasi lo scorso sabato 21 Luglio su Mirandola e frazioni, generando danni alle colture e alle strutture – si aspetta che venga concesso lo Stato di Emergenza Nazionale e che si attivino contestualmente, i provvedimenti contenuti nella Legge 102 del 2004, potendo attingere ai finanziamenti del fondo di solidarietà nazionale per le calamità naturali. Una mossa necessaria, per consentire la salvaguardia e l’immediato supporto alla ripresa delle attività produttive.
Dopo le gelate tardive, la siccità, l’eccesso di pioggia e la grandine, interi comparti agricoli (mais, pere, pomodoro, ortofrutta, etc) sono in grave sofferenza e, nei casi più gravi, hanno visto la produzione completamente azzerata. Sono state compromesse serre, impianti, capannoni e frutteti.
È impensabile che su danni di questa portata, si pensi di poter fare affidamento unicamente sul sistema assicurativo: è necessario altresì l’intervento immediato dello Stato a garanzia del reddito degli agricoltori, per il ripristino delle strutture e, non ultimo, per l’istantanea sospensione del pagamento delle rate dei mutui. Solo in questa maniera si offrirebbe un aiuto concreto a chi sta vedendo messi a repentaglio i sacrifici di una vita.