“Stupefacenti, sai cosa rischi?” è la campagna social che partendo dalle pagine Internet della Polizia locale di Modena rimbalzerà su alcuni dei social network più noti per raggiungere il maggior numero di giovani sensibilizzandoli contro l’uso delle droghe.
I post appariranno sulle pagine di Facebook e di Instagram, uno tra i social più utilizzato dai giovani, di utenti appartenenti al target specifico degli under 25 e inviteranno a visitare la landing page (www.comune.modena.it/stupefacenti/) che informa sugli effetti che le sostanze stupefacenti hanno sulle capacità percettive, emotive, cognitive, ma anche sulle conseguenze amministrative e penali a cui si va incontro utilizzando o cedendo droghe.
La campagna, realizzata nell’ambito del progetto Scuole sicure, parla un linguaggio semplice e chiaro, approfondendo gli aspetti legali. Infatti, non tutti forse sanno che “se cedo a chiunque una sostanza stupefacente anche a titolo gratuito e in piccola quantità commetto un reato e le pene sono molto severe: da sei mesi di reclusione fino a venti anni; le multe possono arrivare fino a € 258.228.
In caso di spaccio, l’arresto in flagranza di reato è previsto per i casi più gravi, ma può essere applicato anche per i casi lievi. E non è vero che l’uso personale è legale: non è reato, perché è stato depenalizzato, ma costituisce comunque un illecito amministrativo con conseguenze sia economiche che personali non trascurabili, come sanzioni amministrative, sospensione della patente e ritiro dei documenti per l’espatrio. La sanzione sulla patente viene sempre comunicata alla Motorizzazione che ne terrà conto quando si vorrà conseguire il documento di guida o si dovrà rinnovarlo: per poter ottenere il certificato di “idoneità psico-fisica” alla guida bisognerà fare visite mediche ed esami specifici in più.
La normativa sugli stupefacenti si applica, inoltre, anche ai minorenni con più di 14 anni e prevede la segnalazione al Prefetto; il possesso di stupefacenti per fini personali viene inserito nelle banche dati delle forze di polizia e il divieto di conseguire la patente di guida può arrivare fino a tre anni.
Sono queste alcune delle informazioni che potranno essere diffuse in pillole attraverso i post, disegnati o realistici, che arriveranno sulle pagine social dei profili dei ragazzi rimandando quindi all’approfondimento in rete.
La campagna nasce dalla collaborazione tra uffici Comunicazione e ufficio Sicurezze e legalità del Comune e Nucleo problematiche del territorio della Polizia locale che da settembre, con la riapertura delle scuole, ha intensificato i controlli in aree e zone maggiormente frequentate dai ragazzi, controlli che con l’arrivo del cane Pit ora si svolgono anche con l’ausilio dell’Unità cinofila.
Accanto al contrasto dello spaccio e del consumo di stupefacenti e al potenziamento dei controlli, il progetto Scuole Sicure, finanziato dal ministero dell’Interno e gestito dal settore Polizia locale, legalità e sicurezze, ha attivato una serie di interventi educativi di prevenzione.
Gli incontri in classe con operatori del Dipartimento dipendenze dell’Ausl e della Polizia Locale, appositamente formati, avviati lo scorso anno scolastico e sospesi a causa il lockdown, sono stati riprogrammati a distanza in modalità on line e in questo mese di novembre coinvolgeranno numerose classi di istituti superiori della città.
Il progetto, anche se in modalità a distanza, si svilupperà come previsto coinvolgendo anche i genitori in incontri informativi e formativi sul tema. Mentre si sono già svolte le iniziative rivolte a docenti e personale scolastico per fornire competenze su come affrontare problematiche connesse al consumo di sostanze stupefacenti nei giovanissimi.
Proprio in questi giorni si riunisce, inoltre, la Commissione che individuerà i progetti e le attività delle scuole secondarie di primo e secondo grado da cofinanziare con il fondo istituito dal Comune per la realizzazione di interventi di prevenzione, educazione e sensibilizzazione al contrasto dell’uso delle sostanze stupefacenti.