Credevano di aver fatto un buon affare acquistando una polizza Rca a un prezzo vantaggioso ma, in realtà, dietro quell’offerta online c’era un raggiro. È la vicenda, su cui sono in corso accertamenti, che riguarda due automobilisti fermati nei giorni scorsi dalla Polizia locale di Modena nella zona di Cittanova con l’assicurazione falsa, a loro insaputa, e che di fatto circolavano senza copertura.
I veicoli, una Seat Ibiza guidata da un 32enne e una Bmw serie 5 condotta da un 74enne, sono stati individuati grazie anche al supporto dei varchi collocati sui semafori delle principali strade cittadine. I dispositivi elettronici che “leggono” le targhe dei mezzi in transito hanno segnalato l’irregolarità e, quindi, le vetture sono state rintracciate e fatte accostare per un controllo dalle pattuglie del Pronto intervento. Alla richiesta degli operatori di presentare i documenti, i conducenti hanno esibito tranquillamente contratti assicurativi in apparenza validi ma che dagli accertamenti sulle banche dati ministeriali sono risultati, invece, contraffatti e mai registrati all’Associazione nazionale imprese assicuratrici.
I due uomini hanno raccontato di aver trovato le offerte su internet e di aver interagito con i venditori via messaggistica Whatsapp, provvedendo poi a pagare le somme richieste, 120 euro per la Seat (per una polizza di sette giorni) e 578 euro per la Bmw (copertura annuale), attraverso versamenti su conti Sisalpay e Postepay. Dopo il saldo, quindi, avevano ricevuto i documenti ad attestazione delle polizze stipulate, sempre via messaggistica. I contratti ricalcavano quelli autentici, con tanto di intestazione di noti gruppi assicurativi (le compagnie sono estranee ai fatti) e di indicazione della targa dei veicoli; è probabile che per modificarli sia stato utilizzato un software di fotoritocco.
Per gli automobilisti, che potranno presentare denuncia per la truffa subita, è scattata, comunque, la sanzione per l’assenza dell’assicurazione. La violazione amministrativa disciplinata dall’articolo 193 del Codice della strada prevede, in particolare, un verbale da 866 euro e una riduzione di cinque punti sulla patente. Contestualmente i mezzi sono stati sottoposti a fermo e potranno tornare a circolare sulle strade solo dopo il pagamento della sanzione e l’attivazione di una polizza Rca valida per almeno sei mesi.
La vicenda testimonia una pratica che purtroppo non è inconsueta sulla Rete: l’indicazione della Polizia locale è quella di valutare con la massima attenzione le offerte e di affidarsi a operatori riconoscibili, diffidando delle insistenze dei soggetti a cui ci si rivolge e impiegando il tempo necessario per compiere le opportune verifiche sulle proposte economiche online. Per ogni perplessità si può contattare il Comando al telefono (059 20314) o via posta elettronica (poliziam@comune.modena.it).
Anche con l’obiettivo di contrastare questa tipologia di raggiri che si nascono sul web, inoltre, a partire dal 2020 il Comune ha sviluppato il progetto, a cura dell’Ufficio Legalità e sicurezze, “La prevenzione rende sicuri: azioni integrate per il contrasto di truffe e raggiri ai danni della popolazione anziana”. Finanziato dal Fondo unico di giustizia del ministero dell’Interno, il progetto si colloca nell’ambito del Patto per Modena sicura e tratta il tema delle frodi online, con un potenziamento dell’informazione e della formazione dei cittadini volte alla prevenzione e al contrasto a questi reati. I materiali realizzati, tra cui video esplicativi e opuscoli di approfondimento, sono pubblicati online alla pagina www.comune.modena.it/legalita-e-sicurezze/progetti-in-corso/la-prevenzione-rende-sicuri-azioni-integrate-per-il-contrasto-di-truffe-e-raggiri-ai-danni-della-popolazione-anziana-1).