In occasione della ricorrenza della “Giornata internazionale dei diritti della donna” dell’8 marzo, il Prefetto di Modena Alessandra Camporota ha presieduto, questa mattina, una seduta straordinaria del tavolo tecnico istituito in attuazione del Protocollo di intesa sottoscritto l’8 marzo 2017 per la “Promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne”.
Al tavolo, nato dall’esigenza di mettere in stretta relazione operativa le varie componenti pubbliche e private che operano nel delicato settore, hanno partecipato i rappresentanti della Provincia, del Comune Capoluogo, della Questura, dell’Arma dei Carabinieri, delle Unioni dei Comuni del territorio, delle Aziende sanitarie, dell’Università degli Studi, dell’Ufficio scolastico provinciale e delle Associazioni dedicate alla tutela delle donne.
In particolare la giornata, che rientra nel ciclo di incontri di formazione già avviati dallo scorso autunno, ha rappresentato un prezioso momento di analisi e di confronto tra tutte le componenti interessate, ed è stata dedicata, questa volta, ad un approfondimento, a cura delle Associazioni “Casa delle donne contro la violenza ODV” di Modena, “Gruppo donne e giustizia” di Modena, Unione Donne in Italia di Modena, “Vivere Donna APS” Centro Antiviolenza di Modena, sul tema “La vittimizzazione secondaria delle donne che subiscono violenza: spunti di riflessione e buone pratiche”.
All’incontro, focalizzato su un aspetto di grande interesse e attualità in quanto spesso le vittime di violenza di genere sono vittime due volte, non solo perché subiscono la violenza, ma anche perché il cammino per ottenere giustizia è difficile, doloroso e tortuoso, hanno partecipato, oltre ai componenti del tavolo, anche il Procuratore della Repubblica di Modena, il Presidente della Sezione Penale del Tribunale, il Questore ed il Comandante provinciale dei Carabinieri di Modena.
All’inizio dell’incontro il Prefetto ha voluto rivolgere un pensiero accorato alle vittime dei casi di violenza, sottolineando come, nel nostro Paese, nel 2022 sono stati 120 i femminicidi, la maggior parte dei quali commessi in ambito familiare o affettivo, e che rappresentano circa il 40% di tutti gli omicidi verificatisi in Italia dall’inizio dell’anno.
Successivamente, il Procuratore della Repubblica Dr. Luca Masini ha fornito i dati sull’attività della Procura sul tema dei reati che rientrano nel cosiddetto “codice rosso”.
In particolare, nel 2022 sono state 240 le richieste di allontanamento dall’abitazione familiare o di divieto di avvicinamento avanzate dalla Procura rispetto alle 56 del 2021; 66 sono state, invece, le richieste di misure cautelari in carcere nel 2022 rispetto alle 56 dell’anno precedente.
Il Dr. Masini ha, successivamente, delineato il ruolo e le funzioni della Procura e della Polizia Giudiziaria, sottolineando il fondamentale supporto fornito dalle Istituzioni e dalle Associazioni che si occupano del sostegno alle donne vittime di violenza.
La Dr.ssa Ester Russo, Presidente della Sezione Penale del Tribunale, ha svolto un’analisi sulle cause dell’incremento degli episodi di violenza sulle donne, sottolineando le difficoltà a garantire la celerità dei processi a causa del limitato numero di magistrati.
Il Comandante Provinciale dei Carabinieri, nel sottolineare come la lotta alla violenza di genere ed in ambito familiare sia una delle priorità dell’Arma, delineando le attività poste in essere su tale problematica.
I rappresentanti dei centri antiviolenza, dopo una breve analisi di alcune recenti sentenze della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) e della Convention on the Elimination of All Forms of Discrimination Against Women, delle Nazioni Unite (CEDAW), hanno analizzato l’argomento della vittimizzazione secondaria sulle donne che subiscono violenza, attraverso le esperienze svolte dalle Associazioni del territorio che si occupano di prevenzione e contrasto al fenomeno della violenza nei confronti delle donne, illustrando alcuni casi reali, per evidenziare buone pratiche e punti di attenzione.
Tutti gli intervenuti hanno concordato sulla necessità rafforzare la relazione sinergica tra le componenti pubbliche e private che operano nel delicato settore, sia sotto il profilo dell’analisi e della prevenzione, sia dal punto di vista strettamente operativo al verificarsi di un episodio di violenza.
Il Prefetto, al termine della riunione, non ha mancato di esprimere il proprio compiacimento per l’attività svolta e per l’impegno profuso con passione ed entusiasmo da tutte le componenti del Tavolo ed ha ribadito la volontà di proseguire nell’azione già svolta, anche attraverso ulteriori iniziative, sia formative, sia orientate ad una migliore comunicazione per favorire la piena conoscenza delle opportunità messe a disposizione delle vittime della violenza da parte della rete istituzionale e dell’associazionismo volontaristico.