Durante la serata del 5 luglio, i Carabinieri della Compagnia di Imola sono stati impegnati in un servizio di ordine e sicurezza pubblica per un evento organizzato dai quattro Comuni della Valle del Santerno in Piazza Unità d’Italia a Borgo Tossignano: “Plenaria dei Consigli Comunali della Valle del Santerno”.
L’attenzione dei Carabinieri e dei partecipanti, è stata richiamata dalle accelerazioni e sgommate di un furgone che si era avvicinato a tutta velocità alle sbarre anti terrorismo collocate in prossimità dell’evento per proteggere le persone, come previsto in occasione di manifestazioni o eventi simili. Alla vista dei Carabinieri, prontamente intervenuti a protezione dei presenti, il conducente del furgone è fuggito ed è stato inseguito sulla strada Provinciale “Selice Montanara Imolese”. Incapace di dileguarsi dalle autoradio dei Carabinieri che lo stavano raggiungendo, il conducente del furgone è sceso dal mezzo che ha abbandonato sulla carreggiata ed è fuggito per i campi.
Ispezionato dai Carabinieri, il veicolo, un Peugeot Boxer, è risultato intestato a una 61enne ferrarese, la quale, contattata dai militari, ha riferito che il mezzo era in uso al figlio 30enne, anche lui residente nel ferrarese. All’interno del veicolo, i Carabinieri hanno trovato una maschera integrale in plastica/lattice raffigurante “JOKER”, un telefono smartphone e una borsa da lavoro contenente degli attrezzi da scasso. Alle ore 23:50, i Carabinieri della Centrale Operativa di Imola hanno ricevuto la telefonata di un 72enne italiano, residente a Borgo Tossignano, che ha riferito di aver dato ausilio a un giovane semi nudo che aveva suonato al citofono per chiedere aiuto, a seguito del furto del proprio furgone avvenuto nei pressi del Fiume Santerno, in cui si era recato per farsi un bagno. All’arrivo dei Carabinieri della Stazione di Fontanelice, però, è emerso che quel giovane “derubato” era il 30enne ferrarese che stavano cercando, il quale aveva simulato il furto del furgone per evitare di assumersi la responsabilità di quello che aveva fatto un paio d’ore prima in occasione dell’evento sociopolitico. E’ stato un Carabiniere a riconoscere il 30enne nel conducente materiale del furgone al momento dei fatti, perché il militare si era avvicinato alla cabina di guida per bloccare l’autista. Accompagnato in caserma, il giovane ferrarese è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Bologna dai Carabinieri della Stazione di Fontanelice per i seguenti reati: simulazione di reato, resistenza a un pubblico ufficiale e possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso. Inoltre, il 30enne è stato sottoposto dai Carabinieri anche alle sanzioni amministrative per le infrazioni al Codice della Strada commesse durante la fuga: produrre rumori molesti durante la circolazione, circolazione a velocità non commisurata alle situazioni ambientali, inottemperanza all’alt di funzionari o agenti e circolazione contromano in curve, dossi o con limitata visibilità. La patente di guida è stata ritirata.