Si è conclusa nelle scorse settimana l’attività del Dottor Decenzio Bonucchi, Direttore della Nefrologia e Dialisi dell’Ausl di Modena, che ha raggiunto il traguardo del pensionamento dopo quasi 10 anni passati in azienda. Diventato specialista in Nefrologia nel 1985, Bonucchi lavora presso l’Ospedale dei Bambini di Brescia, poi una volta tornato a Modena, dal 1998 al 2014 è Responsabile dell’Unità Sub-intensiva di Trapianto Renale al Policlinico. Nel 2014 passa all’Azienda USL di Modena dove inizia la sua carriera come Responsabile della Nefrologia e Dialisi, che in pochi anni acquisisce e sviluppa la gestione delle malattie renali di tutto il territorio modenese, con 8 Centri Dialisi e 7 ambulatori di Nefrologia.
Nel 2019 Bonucchi viene nominato Direttore UOC della Nefrologia e Dialisi dell’Ausl di Modena, ruolo che ha ricoperto fino al 31 dicembre scorso prima del pensionamento. Negli anni, il gruppo di professionisti guidato dal dottor Bonucchi ha contribuito a cambiare il modello delle cure primarie nefrologiche, portando l’assistenza in periferia con l’obiettivo di spostare parte delle risorse disponibili dalla dialisi alla prevenzione ambulatoriale.
Fra i risultati ottenuti c’è l’espansione dell’attività domiciliare, attraverso il progetto del Distretto di Pavullo sulla Dialisi Peritoneale e la stesura del PDTA della Malattia Renale, in collaborazione con i colleghi dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena. Nella sua carriera professionale, il dottor Bonucchi ha pubblicato oltre 60 articoli, è stato coordinatore del Gruppo Accessi Vascolari della Società Italiana di Nefrologia e ha collaborato con l’Università di Modena e Reggio Emilia alla stesura di diverse tesi di laurea, diplomi specialistici e Master presso la Scuola Sant’Anna di Pisa.
La Direzione Generale dell’Azienda USL ringrazia il dottor Bonucchi per il lavoro svolto in questi anni, per la sua competenza e l’impegno per migliorare il servizio di Nefrologia e Dialisi sul territorio, avviando nuovi percorsi e rafforzando la collaborazione con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria. Il suo esempio e la sua grande umanità sono stati e saranno stimolo per la crescita professionale di tutti i professionisti dell’Azienda sanitaria.