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Neve sull’Appennino modenese: strade aperteI mezzi spartineve e spargisale della Provincia sono usciti dalla prima mattina di venerdì 20 novembre sulla rete delle strade provinciali dell’Appennino, in particolare nelle zone più in alto, dove finora sono caduti in media oltre cinque centimetri di neve.

L’attività ha riguardato le provinciali tra Montefiorino, Frassinoro e il passo delle Radici, la provinciale 324 da Fanano al territorio di Pievepelago, la provinciale 486 nella zona di Piandelagotti e la parte più alta della zona del Frignano sopra Sestola.

Tutte le strade provinciali in Appennino sono percorribili con catene o gomme da neve; i tecnici del servizio provinciale Viabilità raccomandano comunque prudenza, perché in presenza di temperature particolarmente rigide l’effetto del sale si attenua fino a diventare nullo; in caso di neve e ghiaccio c’è l’obbligo di catene e o gomme da neve.

Per tenere pulita la rete di oltre mille chilometri di strade provinciali, la Provincia dispone quest’anno di 188 mezzi di cui 132 spartineve, tutti di ditte private convenzionate; di questi 65 sono in montagna e 67 in pianura.

I mezzi spargisale sono 32 (14 in montagna e 18 in pianura), più nove di proprietà della Provincia, oltre a 13 mezzi “combinati” cioè sia spartineve che spargisale; a questi si aggiungono due turbine di proprietà della Provincia utilizzate in genere per tenere aperte le strade provinciali sul crinale nella zona di Frassinoro in particolare al passo delle Radici.

In vista dell’inverno la Provincia ha acquistato per ora circa 720 tonnellate di sale, per una spesa di 56 mila euro, che si aggiungono ai quantitativi  distribuiti nei 45 depositi provinciali pari a circa 3.150 tonnellate, presso le ditte che svolgono il servizio spargisale o nei magazzini di proprietà della Provincia.

I costi per la Provincia per ogni abbondante nevicata possono arrivare fino a 300 mila euro.

 

Il piano della Provincia: mezzi in funzione con oltre 4 centimetri di neve

L’organizzazione del Piano neve della Provincia prevede l’uscita dei mezzi spartineve quando la neve al suolo supera i quattro centimetri; i mezzi devono raggiungere il tratto di strada assegnato entro 30 minuti.

Per garantire un efficace presidio della viabilità, il territorio è suddiviso in nove zone, a loro volta articolate in 72 lotti, 32 tratti e nove percorsi misti (dove è prevista la spalata e il sale anche in contemporanea) assegnati a 69 ditte private proprietarie dei mezzi e in alcuni casi gestiti in amministrazione diretta.

In caso di neve i tecnici provinciali e gli operatori privati verificano in tempo reale le esigenze sia di spalatura che di sparsa sale, assegnando un’attenzione particolare alle aree considerate più a rischio, come ponti o cavalcavia, e ai tratti perennemente all’ombra in montagna dove è necessario intervenire in modo specifico anche quando le precipitazioni sono terminate da giorni.

Anche quest’anno per tutti mezzi a disposizione della Provincia sarà in funzione la gestione satellitare attraverso un dispositivo gps installato su spartineve e spargisale per controllare gli spostamenti, snellendo anche tutte le procedure burocratiche.


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