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Norme per prevenire il contagio da covid-19 nelle aziende: solo nell’1,87% di irregolarità riscontrate nel totale dei controlli effettuati da Ausl e IspettoratiSono 822 gli accessi effettuati nelle aziende dell’Emilia-Romagna dall’Ispettorato del Lavoro per controllare le misure adottate per contrastare la diffusione del Coronavirus: di questi, 632 sono risultati regolari e 48 irregolari (i restanti sono ancora in corso di valutazione). A quelli dell’Ispettorato del lavoro si aggiungono 3.854 controlli svolti dalle Ausl (in alcuni casi sovrapposti a quelli dell’Ispettorato), di cui solo 37 hanno evidenziato irregolarità. Complessivamente rispetto al totale dei controlli le infrazioni rilevate sono dunque pari solo all’1,87%.

“Sono dati che dimostrano che nelle aziende dell’Emilia-Romagna c’è un sistema di prevenzione del contagio che sta funzionando- ha commentato l’assessore regionale al Lavoro, Vincenzo Colla-. I protocolli di sicurezza in vigore dallo scorso maggio vengono dunque applicati con responsabilità sia dalle aziende che dai lavoratori e dalle loro rappresentanze. Questi dati dimostrano l’importanza della responsabilità soggettiva ma anche dell’intero sistema di prevenzione e del ruolo dei Tavoli provinciali sulla sicurezza attivati ad acta. Oggi possiamo affermare, dati alla mano, che la stragrande maggioranza delle fabbriche emiliano-romagnole è un luogo sicuro per chi ci lavora. E si conferma che l’adozione di comportamenti corretti al di fuori dei luoghi di lavoro diventa fondamentale anche per far reggere il sistema delle imprese”.

Uno dei compiti principali degli uffici dell’Ispettorato del Lavoro, presenti in ogni capoluogo di Provincia, consiste nello svolgimento dell’attività di vigilanza nei luoghi di lavoro, a cui si aggiungono i controlli sulla sicurezza, in raccordo con le Aziende Sanitarie mediante il Servizio di prevenzione igiene sicurezza ambienti del Lavoro (Spisal).

Nell’ambito della vigilanza, a seguito della pandemia da Covid-19 l’Ispettorato Nazionale del lavoro ha concentrato le sue risorse, nella fase di uscita dal lockdown, proprio sulle verifiche dell’osservanza dei protocolli adottati per il contenimento della diffusione del contagio nei luoghi di lavoro.

Anche le Asl hanno svolto con grande responsabilità e capillarità controlli sull’applicazione del protocollo che ogni azienda si è data in ottemperanza del protocollo nazionale, arricchito da tutte le soluzioni territoriali e aziendali.


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