Sottoposto a libertà vigilata con obbligo di permanenza nella propria abitazione dalle 22:00 alle 07:00, è stato trovato dai carabinieri della stazione di Novellara fuori casa in orario non consentito. Alla domanda dei militari sul perché non si trovasse presso la propria abitazione, l’uomo iniziava da subito a dare in escandescenza, proferendo frasi minacciose, fino ad aggredirli fisicamente, tanto da causargli lesioni giudicate poi dai sanitari, guaribili rispettivamente in 3 e 5 giorni. In ausilio arrivava una pattuglia dei carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Guastalla e, con non poca fatica e dopo una colluttazione, l’uomo veniva bloccato.
È accaduto la sera del 4 luglio scorso, dopo le 22:00, quando una pattuglia dei carabinieri di Novellara nello svolgimento di un servizio perlustrativo, in località Santa Maria di Novellara notava la presenza dell’uomo, conosciuto ai militari in quanto sottoposto alla misura di sicurezza della libertà vigilata per un anno, con obbligo di permanere presso la propria abitazione dalle ore 22:00 alle ore 07:00. Appurato che erano le 22:15, i militari, chiedevano all’uomo, come mai non era a casa vista l’ora. Senza dare alcuna giustificazione, il 39enne andava da subito in escandescenza, lanciando il proprio telefono cellulare in terra e iniziando ad inveire contro i carabinieri con minacce di morte, a questo punto i militari operanti cercavano di portare alla calma l’uomo, e nel tentativo di calmarlo ricevevano entrambi calci e pugni. Giungeva in ausilio una pattuglia dell’equipaggio dell’aliquota radiomobile di Guastalla, ed a fatica, i militari riuscivano a bloccavano l’esagitato che veniva messo in sicurezza e fatto salire sull’autovettura di servizio, poi condotto presso gli uffici della locale stazione.
Alla luce dei fatti, il 39enne – abitante in un comune della bassa reggiana – veniva denunciato alla procura reggiana con le accuse di minaccia, violenza e resistenza a un pubblico ufficiale. Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale. A seguito della condotta violenta dell’uomo, due carabinieri hanno riportato lesioni giudicate dai sanitari rispettivamente guaribili in 3 e 5 giorni.