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Parma, a sei anni dall’alluvione in corso 8 cantieri per quasi 3 milioni di euro per la sicurezza di tutti i territori che si affacciano lungo i fiumi Parma e BaganzaA sei dall’alluvione che il 14 ottobre 2014 ha colpito la città di Parma, continua l’impegno della Regione per la messa in sicurezza del territorio e delle intere aste fluviali di Parma e Baganza. Sono in tutto 8 i cantieri in corso o in appalto, per un totale di quasi 3 milioni di euro. A questi si aggiungono i lavori previsti per la Cassa del Baganza, ormai ad un passo dall’appalto.

“L’impegno è massimo per arrivare nei tempi più rapidi possibili all’avvio di quello che rappresenta il più rilevante intervento di sicurezza idraulica, sul Baganza, inserito nella programmazione regionale”, spiega Irene Priolo, assessore regionale alla difesa del suolo e alla protezione civile, intervenuta oggi ad un incontro per fare il punto della situazione con le Amministrazioni comunali di Parma, Collecchio, Colorno, Felino, Sala Baganza e Torrile, Aipo, il Comitato alluvionati e i Comitati dei cittadini volontari.

L’assessore ha spiegato che per la Cassa sono stanziate risorse per 61 milioni di euro. “Il progetto esecutivo c’è, è stato completato lo scorso marzo. Ora stiamo lavorando – precisa l’assessore Priolo – per presentare alla Direzione Dighe del Ministero delle Infrastrutture gli approfondimenti richiesti e rispondere alle prescrizioni poste”. Una volta ottenuto il via libera da Roma, sarà possibile aggiudicare i lavori. Il cantiere avrà una durata di cinque anni.

Soddisfazione è stata espressa dal Sindaco, Federico Pizzarotti, e dall’assessore ai Lavori Pubblici, Michele Alinovi: “Abbiamo accolto con favore l’incontro con l’assessore regionale Irene Priolo, che avevamo richiesto, come Comune di Parma, che si svolgesse sul territorio, per dare la possibilità al Comitato Alluvionati ed al Consiglio dei Cittadini Volontari Montanara – Molinetto di avere un doveroso aggiornamento sulle importanti opere di difesa idraulica che la Regione sta realizzando sul nostro sul territorio, non da ultimo la Cassa di Espansione del torrente Baganza. La notizia che si sta ormai procedendo alla chiusura delle fasi di progettazione, per arrivare all’appalto, con inizio dei lavori previsto per l’estate prossima, è motivo di soddisfazione. Confidiamo nel rispetto dei tempi, dal momento che, ad oggi, sono esposte a rischio grave di alluvione 100 mila persone tra Parma e Colorno. Siamo inoltre soddisfatti del fatto che si stanno realizzando, in questo momento, una serie di interventi a monte di Sala Baganza e nel tratto urbano del torrente che, come richiesto dai cittadini, mettono in sicurezza diversi tratti di corso d’acqua anche monte della cassa di espansione stessa”.

La realizzazione della Cassa, come ricordato infatti dall’assessore Priolo, si affianca agli altri interventi per la messa in sicurezza delle intere aste fluviali di Parma e Baganza finanziati dalla Regione per un totale di quasi 3 milioni di euro: nella città capoluogo si contano la stabilizzazione dell’alveo del Baganza a valle del Ponte della Navetta e i lavori per proteggere e rendere percorribile l’argine del Baganza che corre lungo via Montanara”

“Proprio questi ultimi- spiega- sono particolarmente attesi dalla popolazione e, al contrario rispetto a quanto sostenuto da alcune voci critiche, andranno ad ampliare -anziché ridurre- l’alveo del torrente”.

“Il nodo idraulico Parma-Baganza- chiude Priolo, riferendosi anche ad alcune osservazioni sollevate da un Gruppo consiliare cittadino- è uno dei più rilevanti rispetto all’intero territorio regionale, e sei anni dopo l’alluvione continua senza sosta l’impegno per raggiungere livelli di sicurezza crescenti, nell’interesse di chi vive e lavora in questo territorio”.

I lavori in corso
Sono inoltre 6 i cantieri in corso per la sicurezza idraulica del nodo Parma-Baganza, per circa 1 milione 950 mila euro. Il più rilevante, da 292 mila euro, riguarda la stabilizzazione del fondo del torrente Baganza nel tratto cittadino immediatamente a valle del nuovo Ponte ciclopedonale della Navetta. Ha un avanzamento del 60% e si prevede di chiuderlo entro l’anno.
Tra luglio e settembre hanno inoltre preso il via la messa in sicurezza nel bacino del torrente Baganza in località Pioppone di Marzolara per 180 mila euro, la sistemazione dell’alveo del torrente Baganza a difesa di infrastrutture pubbliche tra Berceto e Calestano (500.000) e la manutenzione ordinaria di opere idrauliche nel bacino Parma – Baganza per 225.000 euro.
È partita da pochi giorni e si concluderà entro l’anno anche la realizzazione di una sottofondazione al tratto di argine tra il ponte della Navetta e il ponte Nuovo, in sponda destra idraulica del Baganza. Dopo l’alluvione del 2014 l’argine venne rialzato e su di esso venne realizzata una pista ciclabile. Dalle verifiche effettuate due anni fa emersero però criticità delle fondazioni risalenti alla fine dell’800. L’intervento, dal valore di 500 mila euro, comprende anche le risorse per l’esproprio di parte delle arginature interessate perché private.
Chiuderà entro l’anno anche l’ultimo lotto del pacchetto di 5 cantieri per oltre 2 milioni e mezzo di euro sul Baganza finanziato all’indomani dell’alluvione del 2014 erelativoal tratto di fiume che scorre nella città di Parma. Il cantiere, da 250 mila euro,è finalizzato a proteggere e rendere percorribile l’argine del Baganza che corre lungo via Montanara, favorendo lo svolgimento del servizio di piena.
A fine dicembre 2019 è stata approvata dalla Giunta regionale la delibera che risolve il contenzioso con l’impresa Sicep, proprietaria di terreni che saranno ceduti gratuitamente alla Regione per concludere la costruzione dell’argine del Baganza.

Le pere in appalto
Sono al via le procedure di appalto pergli interventi di difesa dell’abitato di Felino e della frazione di San Michele Gatti (550 mila euro) e due cantieri per la manutenzione ordinaria di opere idrauliche nel bacino Parma – Baganza (375 mila euro).
In avvio la progettazione esecutiva e l’esproprio di aree laterali al torrente Cinghio per creare una zona naturale di espansione a monte della città di Parma, in comune di Parma, fondamentali per evitare esondazioni nell’abitato di Gaione (150 mila euro).


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