L’uomo, ex dipendente di una filiale bancaria di Reggio Emilia, è salito alla ribalta delle cronache sin dai primi anni del 2000 per aver commesso qualcosa come una quindicina di colpi che l’avevano già portato in carcere. L’uomo di Guastalla, bancario in pensione, si è trasformato in rapinatore un po’ per amore di una donna sudamericana e un po’ per vendetta contro la banca per cui lavorava e che riteneva causa del suo dissesto economico.
Ora l’ex bancario va in carcere perché è diventata definitiva la pena di 8 mesi di reclusione comminatagli nel settembre 2021 dal GUP del Tribunale ordinario di Verona e divenuta definitiva nel dicembre 2021. L’uomo il 9 aprile 2019, si è presentato al bancone di una farmacia veronese chiedendo una confezione di Viagra. Alla richiesta della ricetta per il farmaco, il 79enne per tutta risposta minacciò la farmacista con una bomboletta di spray urticante. L’uomo, che si era camuffato con una parrucca da donna e un paio di occhiali da sole, si fece aprire due casse dalle quali afferrò il contante, per poi scappare. Una fuga a piedi riuscita quella del rapinatore che però non gli valse l’impunità. La responsabile della farmacia, infatti, dopo una quindicina di giorni integrava la denuncia riconoscendo il rapinatore in un articolo di un quotidiano che lo riguardava, dopo aver compiuto una rapina fotocopia presso un’altra farmacia di Brescia. Quindi l’iter processuale con la condanna dell’ex bancario.
La sentenza divenuta esecutiva ha visto l’ufficio esecuzione della Procura scaligera emettere l’ordine di carcerazione che questa mattina è stato eseguito dai carabinieri della Radiomobile di Guastalla che ricevuto il provvedimento vi hanno dato esecuzione arrestando l’uomo poi ristretto per l’espiazione della pena.