E’ stato inaugurato il nuovo Laboratorio di Comunità che ha sede nella parrocchia di Pian del Voglio, nel comune di San Benedetto Val di Sambro rivolto, in particolar modo, alle persone fragili e bisognose.
La recente approvazione della programmazione in sede di Comitato di Distretto Socio-Sanitario dell’Appennino bolognese ha posto, tra l’altro, l’accento sulla necessità di favorire l’assistenza e l’accesso ai servizi in maniera da cercare di garantire quanto più possibile la permanenza al domicilio delle persone.
In questa ottica, quello del Laboratorio di Comunità che è stato presentato a Pian del Voglio è un modello sperimentale che, rispettoso delle politiche socio-sanitarie condivise assieme a tutti i Comuni del Distretto, ha come obiettivo quello di portare i servizi vicini alla popolazione e non viceversa, favorendone la diffusione e non la concentrazione, a beneficio del mantenimento presso il domicilio delle persone fragili nonché utile ausilio ai familiari che quotidianamente si fanno carico di queste persone.
La sede del nuovo laboratorio è quella dell’oratorio della Parrocchia di Pian del Voglio, ed alle persone bisognose sarà messo a disposizione un servizio di trasporto, mentre all’interno della struttura saranno assicurate attività di animazione che potranno coinvolgere anche altre associazioni del territorio, nonché il pasto.
Il bacino di utenza di questa attività saranno i comuni di Camugnano, Castiglione dei Pepoli e San Benedetto Val di Sambro, sarà gestito dalla Fondazione Santa Clelia Barbieri e si svolgerà su 5 giorni settimanali.
A questo proposito il Sindaco, Alessandro Santoni, ha manifestato un particolare apprezzamento: “sono molti i motivi che mi portano ad essere felice per questo importante risultato, sia come Sindaco che, come Presidente del Distretto, sociosanitario. Sono sicuro che questo modello sperimentale darà i benefici voluti e dunque potrà essere esportato anche in altre parti del territorio. Un servizio che non sarà dedicato solamente alle persone anziane bensì sarà esteso anche agli adulti fragili, andando a intercettare anche altri bisogni che purtroppo sono presenti nelle nostre comunità, ma ai quali fino ad oggi non siamo riusciti a dare risposte al di fuori delle strutture residenziali. A riguardo non posso che ringraziare tutte le persone che hanno lavorato questo importante progetto, che fin da subito avuto l’appoggio della Chiesa di Bologna nella persona del nostro Cardinale Matteo Zuppi che non è voluto mancare alla Cerimonia di presentazione, Il parroco Padre Pierluigi che ha messo a disposizione della Fondazione Santa Clelia Barbieri i locali a titolo gratuito, la Fondazione stessa che fin da subito ha dato la sua disponibilità a studiare questo nuovo tipo di progettualità, la BCC Felsinea che ha contribuito al sostegno economico di questa operazione, ma soprattutto l’Ufficio di Piano ed il Servizio Sociale Professionale perché grazie alla loro passione e competenza sono riesciti ancora una volta a trovare soluzioni nuove a favore delle nostre comunità”.