I pluripremiati artisti Antonio Rezza e Flavia Mastrella arrivano nei Teatri ATER con due capisaldi della loro congiunta produzione teatrale degli anni ’90 dello scorso secolo: Pitecus e Io.
“Antonio Rezza è l’artista che fonde totalmente, in un solo corpo, le due distinzioni di attore e performer, distinzioni che grazie a lui perdono ogni barriera, creando una modalità dello stare in scena unica, per estro e a tratti per pura, folle e lucida genialità. Flavia Mastrella è l’artista che crea habitat e spazi scenici che sono forme d’arte che a sua volta Rezza abita e devasta con la sua strepitosa adesione; spazi che abita e al tempo stesso scardina, spazi che diventano oggetti che ispirano vicende e prendono vita grazia alla forza performativa del corpo e della voce di Rezza. Da questo connubio sono nati spettacoli assolutamente innovativi dal punto di vista del linguaggio teatrale” – questa la motivazione per l’assegnazione del Leone d’Oro alla carriera della Biennale di Venezia (2018).
In entrambe le pièce, l’istrionico e vulcanico Antonio Rezza si muove tra i quadri di scena, teli di tessuto o teli d’arte di Flavia Mastrella che risultano essere un elemento fondamentale, una vera e propria operazione di arte applicata alla drammaturgia. I due formano un binomio artistico ben collaudato a partire dagli anni ’80, le loro opere si caratterizzano per grande capacità inventiva e l’utilizzo di diversi codici linguistici, il cui filo conduttore è sempre l’ironia, il gioco, i toni dissacranti.
Pitecus in scena a Pavullo (mercoledì 31 gennaio, ore 21) è uno dei capolavori del loro teatro comico e irriverente. Lo spettacolo analizza il rapporto tra l’uomo e le sue perversioni: si susseguono storie di tanti personaggi, un andirivieni di gente che vive in un microcosmo disordinato, stracci di realtà senza filo conduttore, sublimi cattiverie rendono comici e aggressivi anche argomenti delicati. Non esistono rappresentazioni positive, tutti si sentono vittime, comprano sentimenti e dignità̀, non amano, creano piattume e disservizio.
I personaggi fanno capolino dalle fessure e dai buchi di stoffa variopinti: colori, forme, movimento e parole si mischiano. Ogni quadro di scena è la scenografia mista al costume, ogni storia ha il suo habitat, ogni personaggio un corpo diverso, ognuno parla un dialetto misto e attraverso la recitazione, assume una forma caricaturale.
A Nonantola, invece, venerdì 2 febbraio alle ore 21 sarà di scena il loro spettacolo di culto Io. Anche in questo caso, la celebre comicità di Antonio Rezza si muove sulle scene disegnate da Flavia Mastrella che ha concepito una struttura composta di teli policromi che sono opere d’arte ma anche elementi funzionali alla costruzione narrativa della pièce. I teli colorati si prestano al racconto di “Io” in cui lo spazio scenico è in continua mutazione, grazie alla metamorfosi ininterrotta delle scene, entrando ed uscendo in continuazione da questi drappi nascono i personaggi e le relative scenette. Rezza si muove tra queste tele, immergendosi in esse, partecipando al loro movimento e mette così in scena una soggettività plurima, una società composta da tanti “io” che non comunicano tra loro, ma vivono in una condizione di estremo individualismo.
Informazioni di biglietteria
BIGLIETTERIA TEATRO MASSIMO TROISI
Viale Rimembranze 8, Nonantola (MO)
Prenotazioni: teatrotroisinonantola@ater.emr.it – telefono 059 896535, WhatsApp 333 2401798
BIGLIETTERIA CINEMA TEATRO MAC MAZZIERI
via Giardini 190, Pavullo nel Frignano (MO)
Prenotazioni: info@cinemateatromacmazzieri.it – telefono 0536 304034, WhatsApp 333 2455578
I biglietti sono in vendita anche sul circuito www.vivaticket.it
Per maggiori informazioni: www.ater.emr.it