Potenziare gli strumenti a disposizione per garantire un presidio sempre più adeguato nella relazione ambiente-salute: è l’obiettivo del finanziamento a favore del Sistema nazionale di protezione dell’ambiente (Snpa) nell’ambito del Piano nazionale investimenti complementari (piano operativo Salute, ambiente, biodiversità e clima), che integra con risorse nazionali gli interventi del Pnrr.
Si tratta di interventi per potenziare le attività di monitoraggio, laboratorio e controllo di Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) e delle Agenzie ambientali di Regioni e Province autonome per un importo di 51,49 milioni di euro (prima quota degli oltre 122 milioni di euro totali in programma fino al 2026).
Il programma destina oltre 3,5 milioni di euro ad Arpae (circa 8,3 milioni entro il 2026). “Con questa prima tranche – spiega il direttore generale dell’Agenzia, Giuseppe Bortone – saranno finanziate attività per il potenziamento delle reti della qualità dell’aria e dell’acqua anche potabile; la gestione dei dati con sistemi di intelligenza artificiale e machine learning; le stazioni meteo e la radioattività ambientale; le attività di controllo degli impianti emissivi; le analisi tossicologiche, del rischio e per la caratterizzazione delle microplastiche. Si tratta di attività fondamentali per capire l’impatto ambientale e sulla salute”.
“I temi di cui si occupa Arpae e tutto il sistema di cui fa parte sono centrali per il nostro futuro, come sempre più spesso stanno purtroppo confermando tutte le emergenze di varia natura che stiamo affrontando- ha sottolineato l’assessora regionale all’Ambiente, Irene Priolo.- Con questi finanziamenti nazionali si potenzia la capacità di risposta di tutto Snpa alle pressanti esigenze di sviluppo sostenibile e attenzione alle politiche della salute e per la qualità della vita”.
Tra gli interventi complessivamente previsti per le strutture di Snpa, la maggior parte riguarda il potenziamento delle reti di monitoraggio (relativamente alla qualità dell’aria, alle acque, ai campi elettromagnetici con particolare attenzione alla tecnologia 5G) e il potenziamento delle attività di laboratorio (con l’acquisto di nuova strumentazione e la possibilità di ricerca di un maggior numero di inquinanti). Molti progetti si configurano in chiave di forte innovazione e alta specializzazione, ad esempio nel campo della biologia e biotecnologia molecolare, della tossicologia e della tossicogenomica per una migliore valutazione dei rischi, nell’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale e machine learning, nell’analisi delle microplastiche.
Il quadro complessivo degli interventi, predisposto da AssoArpa e quindi integrato e presentato dalla presidenza Snpa, è stato approvato dal Comitato di coordinamento strategico del Piano operativo e dal Team tecnico-scientifico e di gestione, entrambi coordinati dall’Istituto superiore di sanità.