È partito oggi a Faenza “Ripensa”, il percorso di partecipazione voluto dalla Regione Emilia-Romagna per proseguire e rafforzare il coinvolgimento attivo delle comunità locali colpite o comunque interessate dagli eventi del maggio 2023.
“Ripensa” si colloca nell’ambito dello sviluppo del Piano speciale della ricostruzione, il cui aggiornamento sarà approvato dal Commissario straordinario Figliuolo nelle prossime settimane.
Al primo incontro di presentazione dell’iniziativa, introduzione ai contenuti del Piano speciale e presentazione del calendario degli appuntamenti, sono intervenuti la vicepresidente della regione Emilia-Romagna con delega alla Protezione civile, Irene Priolo, il sindaco di Faenza, Massimo Isola, il presidente della Provincia di Ravenna, Michele de Pascale, il sindaco di Modigliana Jader Dardi in rappresentanza della Provincia di Forlì-Cesena, e Marco Monesi, che fornisce il supporto politico al Sindaco metropolitano di Bologna per il coordinamento della ricostruzione post alluvione.
Insieme a loro, il generale Fabrizio Mari della struttura commissariale, Andrea Colombo direttore dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, che ha illustrato i contenuti del Piano e Giancarlo Gusmaroli che ha presentato il percorso “Ripensa” in qualità di referente tecnico.
“Abbiamo voluto fortemente che si creasse un raccordo con i territori che, fin dal primo momento, ci avevano chiesto una condivisione del lavoro che stiamo portando avanti con la struttura commissariale- ha commentato Priolo-. Questa sequenza di incontri, che si articolerà tra l’estate e l’autunno, ci permetterà di continuare un confronto che non è mai mancato, fin dalle prime ore dopo l’alluvione, e che oggi garantirà alle comunità maggiore trasparenza nella gestione della delicata fase di ricostruzione del territorio”.
I temi approfonditi e discussi hanno spaziato tra quelli più ampi del quadro di riferimento giuridico e dell’approccio tecnico-scientifico in materia di gestione integrata del rischio da alluvioni, dinamiche idromorfologiche e frane, a quelli più specifici relativi alle cause dell’evento del maggio 2023 e alle linee strategiche di intervento che gli Enti stanno approfondendo per la mitigazione e l’adattamento del rischio derivante da eventi. Particolare attenzione è stata dedicata all’individuazione delle modalità permanenti di coinvolgimento attivo delle comunità interessate, che andranno ad accompagnare le fasi di implementazione e aggiornamento del Piano speciale.
Il processo partecipato si rivolge alle rappresentanze territoriali di livello regionale e provinciale delle associazioni e organizzazioni riconosciute rappresentanti interessi ambientali, territoriali e socio-economici, tra cui quelle aderenti al Patto per il lavoro e il clima nonché ai comitati dei cittadini che l’amministrazione regionale ha, fin dal primo momento, ascoltato con numerosi incontri nella sede regionale e sui territori.
Il percorso proposto è specificatamente rivolto alla condivisione dei contenuti del Piano speciale e alla raccolta di saperi, istanze e proposte utili al suo miglioramento e ad una partecipazione attiva permanente con l’obiettivo di creare un luogo di confronto costante nel tempo.
Il processo partecipato ha una vetrina pubblica sul portale PartecipAzioni della Regione Emilia-Romagna, dedicato ai percorsi di coinvolgimento attivo dei portatori di interesse sul territorio regionale, dove le organizzazioni interessate possono segnalare la propria adesione al progetto “Ripensa” compilando un breve modulo online.