“È stata alta l’adesione delle lavoratrici e dei lavoratori di Poste Italiane SpA in Emilia-Romagna allo sciopero di oggi proclamato da SLC-CGIL. Centinaia gli uffici postali chiusi, e punte di adesione allo sciopero significative anche per i Centri di recapito e di smistamento. Tutti gli ambiti aziendali hanno dato risposte soddisfacenti. La conferma di uno sciopero legittimo e opportuno dopo che i tavoli regionali non hanno dato risposte alle tematiche oggetto del conflitto” – afferma il sindacato.
“Lo sciopero proclamato da SLC-CGIL a livello regionale ha portato all’evidenza dell’opinione pubblica le criticità presenti all’interno dell’azienda: la riduzione progressiva degli organici, il ridimensionamento del servizio postale come servizio pubblico essenziale e universale, il peggioramento delle condizioni lavorative, le pressioni commerciali, i disservizi per i cittadini. Stiamo parlando di una categoria, in un anno di emergenza sanitaria, che ha continuato a lavorare anche in condizioni di estrema difficoltà. Il nostro impegno è quello di proseguire con l’iniziativa sindacale fino a quando non avremo risposte e soluzioni adeguate alle problematiche oggetto del conflitto, a partire dalla carenza di organico in tutti gli ambiti aziendali a livello regionale, dal miglioramento delle condizioni di lavoro, dalla necessità di stabilizzare i lavoratori precari e di avere nuove sportellizzazioni.
Saremo sempre al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori di Poste, che hanno compreso e condiviso le ragioni dello sciopero e capito dove stanno i veri interessi di bottega”.
“Agli amici di Slp-Cisl e Uilposte – conclude Slc Cgil ER – vorremmo ricordare che pensare unicamente al bene dell’azienda non sempre coincide con gli interessi dei lavoratori. Nel momento in cui ci si renderà conto di questo, ci troveremo di nuovo a lavorare insieme per un percorso unitario al fine di tutelare al meglio i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori di Poste Italiane SpA in Emilia-Romagna”.