Si abbassa, presumibilmente, il rischio di importazione da aree endemiche o epidemiche di casi di Dengue, Chikungunya, Zika e West Nile, per la contrazione dei viaggi internazionali dovuta al Covid e al contesto geopolitico attuale, ma rimane alto, da parte della Regione Emilia-Romagna, il livello di attenzione verso queste malattie virali, potenzialmente gravi, e verso le principali responsabili della loro trasmissione: le zanzare.
E’ pronto il Piano regionale di sorveglianza e controllo delle arbovirosi 2022, approvato dalla Giunta e messo a punto dal Gruppo tecnico regionale, insieme ai referenti delle Conferenze territoriali sociali e sanitarie, dei Dipartimenti di sanità pubblica delle Aziende Usl e dei Comuni capoluogo. Confermati, anche grazie ai buoni risultati ottenuti, i cardini della strategia di prevenzione fino ad oggi utilizzata: la sorveglianza entomologica, a cui associare un’attività di contrasto alle zanzare, a partire da quelle tigre, per ridurne la densità di popolazione sul territorio; l’individuazione il più possibile precoce dei casi sospetti di malattia, in modo da attuare tempestivamente le misure di controllo per impedire la catena di trasmissione del virus dalle zanzare infette alle persone; l’ulteriore rafforzamento delle misure per prevenire la trasmissione delle infezioni in caso di donazioni di sangue, organi e tessuti.
A supporto delle attività di disinfestazione in aree pubbliche realizzate dai Comuni è confermato dalla Regione il contributo di 1 milione di euro.
Due le novità di quest’anno: particolare attenzione viene richiesta – con un capitolo del Piano che fornisce indicazioni dettagliate – per la gestione degli asili nido, scuole dell’infanzia e primarie, dove le azioni preventive di contrasto alle zanzare devono essere attuate per tutto l’arco di tempo in cui si ha circolazione delle zanzare (aprile-ottobre), quindi anche nei mesi di luglio e agosto quando le scuole sono chiuse. Inoltre, nello schema di ordinanza che la Regione propone ai Comuni vengono inserite specifiche indicazioni sugli irroratori automatici da giardino di prodotti contro le zanzare (adulticidi e insetto repellenti), sempre più diffusi: è prevista, da parte dei cittadini, la comunicazione al Comune e all’Azienda Usl dell’ubicazione e delle caratteristiche tecniche dell’impianto e l’utilizzo esclusivo di prodotti regolarmente autorizzati per aree all’aperto e di uso non professionale.
“Rimane alta la guardia nei confronti di virus di cui sono vettori le zanzare, così come l’impegno per contrastare la diffusione di questi insetti, non solo fastidiosi ma anche potenzialmente pericolosi- afferma l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Con il Piano arbovirosi appena approvato confermiamo la strategia utilizzata finora che – grazie all’intenso lavoro svolto con il supporto delle Aziende Usl e dei Comuni sia per le misure di sorveglianza e lotta alle zanzare, sia per la tempestiva rilevazione della circolazione virale – ha permesso di ottenere ottimi risultati: in questi ultimi anni in Emilia-Romagna i casi di persone che hanno contratto malattie trasmesse da zanzare dopo un soggiorno in aree endemiche non hanno causato alcun focolaio epidemico. Fondamentale sarà, come sempre, la collaborazione dei cittadini”.
L’impegno di Comuni, Ausl e cittadini
Ai Comuni è richiesta l’attivazione delle ordinarie misure di contrasto alla proliferazione delle zanzare nelle aree urbane (trattamenti larvicidi sul suolo pubblico e attività di coinvolgimento dei cittadini per una corretta gestione delle aree private), oltre alla tempestiva attuazione di interventi straordinari di disinfestazione in caso di accertata circolazione virale. La sorveglianza sanitaria sui casi di malattia Chikungunya, Dengue, Zika e West Nile si svolge tutto l’anno, ma nel periodo di attività del vettore, quindi dal 1^ maggio al 31 ottobre, viene potenziata. Nel medesimo periodo è attiva la sorveglianza entomologica (nei 10 comuni capoluogo con ovitrappole e nelle aree rurali con trappole attrattive di zanzare adulte) condotta con la supervisione del Gruppo tecnico regionale e la fattiva collaborazione di Izsler (Istituto Zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna) e Arpae (Agenzia regionale per la protezione ambientale).
Altrettanto importante la collaborazione dei cittadini, chiamati ad adottare anche nelle proprie case comportamenti corretti, a partire dai trattamenti larvicidi, sia per evitare il diffondersi degli insetti sia per proteggersi. A disposizione c’è anche una App, “ZanzaRER”, che fornisce consigli e informazioni utili per la lotta alle zanzare e dà la possibilità di registrare gli interventi con larvicidi effettuati con un aggiornamento automatico del calendario delle ripetizioni.
Zanzare, virus e malattie: i dati 2021 in Emilia-Romagna
In Emilia-Romagna nel 2020 i casi confermati di Dengue sono stati 3, tutti di importazione, mentre non sono stati registrati casi di Chikungunya o Zika. Le forme neuroinvasive di malattia West Nile sono state 17.