Nell’udienza dell’11 luglio del procedimento penale che riguarda la discarica di Finale Emilia, il collegio dei giudici del Tribunale di Modena presieduto da Ester Russo, con una propria ordinanza, molto dettagliata, ha sciolto le questioni preliminari che erano state poste nella precedente udienza, confermando la costituzione di parte civile del Comune anche nei riguardi di Feronia. È stata inoltre ammessa la citazione di Arpae come responsabile civile, richiesta dall’avvocato del Comune Livio Veronesi e dal legale dell’Osservatorio Civico, Francesco Cavazzuti. In caso di condanna dei suoi funzionari imputati, l’ente sarà quindi obbligato a rispondere in solido con loro.
“Sono veramente molto soddisfatto dell’Ordinanza – afferma il legale incaricato dal Comune di Finale Emilia, Livio Veronesi – perché non era scontato che l’interpretazione dei magistrati sulla possibilità di costituirsi parte civile nei confronti dell’ente citato a giudizio per rispondere dell’illecito amministrativo ex articolo 25 del decreto legislativo 231/2001 fosse quella a noi più favorevole e cioè confermare la costituzione di parte civile del Comune nei confronti di Feronia. La questione è molto dibattuta e l’ordinanza stesa dalla dottoressa Russo analizza la giurisprudenza di merito, condividendo la ricostruzione interpretativa del Tribunale di Trani che ritiene praticabile la costituzione di parte civile. Adesso aspettiamo con più serenità l’inizio del processo previsto per settembre”
Anche il sindaco Claudio Poletti, è molto contento del risultato ottenuto in questo lungo preludio al processo.
“Condivido appieno la soddisfazione dell’avvocato Veronesi – dice il sindaco Poletti – Noi eravamo molto fiduciosi che la ragionevolezza avrebbe avuto la meglio, ma non era assolutamente scontato perché nel merito della possibilità di costituirsi o meno parte civile si sono avute interpretazioni non univoche. Quel che conta è che ora siamo parte civile a tutti gli effetti. E siamo anche molto felici della decisione del Collegio del Tribunale di chiamare in giudizio Arpae a fianco dei propri funzionari imputati”.