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Proroga concessione servizi idrici, la Corte costituzionale dà ragione all’Emilia-Romagna e respinge l’impugnativa della legge regionale da parte del GovernoProroga delle concessioni per la gestione del servizio idrico integrato, la Corte costituzionale dà ragione all’Emilia-Romagna.

La Consulta ha espresso infatti giudizio di legittimità costituzionale in merito all’articolo 16 della legge regionale 14 del 21 ottobre 2021 e respinto l’impugnatura da parte del Governo, che aveva formalmente eccepito contro il provvedimento della Regione. La sentenza, arrivata poche ore fa negli uffici regionali, è la numero 119/2022.

A fine dello scorso dicembre, il Governo aveva impugnato la proroga al 2027 delle concessioni dei servizi idrici decisa dalla Regione Emilia-Romagna. Su decisione del Consiglio dei Ministri, dunque, la questione era stata portata all’Alta Corte per presunte irregolarità nella norma regionale rispetto al codice dell’ambiente e alla Costituzione.

Con atto depositato il 27 gennaio 2022, la Regione Emilia-Romagna si era costituita in giudizio, chiedendo che il ricorso fosse dichiarato inammissibile o comunque non fondato.

“Siamo sempre stati convinti di aver agito con correttezza, proprio per realizzare quegli investimenti sul servizio idrico integrato che il PNRR sta giustamente sostenendo- commentato l’assessore regionale all’Ambiente, Irene Priolo-. La sentenza di oggi è una buona notizia per i Comuni, il territorio e l’ambiente. D’altro canto- aggiunge- obiettivo della Regione e dell’articolo di legge in questione non è affatto quello di alterare la concorrenza di mercato, né di ingerire nelle prerogative del legislatore nazionale, ma di permettere di investire sulle reti e sugli impianti del servizio idrico per la nostra collettività”.

“Il nostro obiettivo prioritario è infatti quello di dare risposte concrete a cittadini, imprese, comunità locali, realizzando bene e presto investimenti che migliorino l’efficienza della rete idrica e la qualità del servizio, oltre a ridurre gli sprechi di una risorsa come l’acqua, bene pubblico, arrivando alla possibilità di ridurre le tariffe a beneficio dei consumatori. Il cambio adesso dei gestori, con gli interventi previsti nel PNRR sulle infrastrutture idriche da realizzare, avrebbe comportato rallentamenti poco giustificabili. Un servizio fondamentale che vogliamo rafforzare- chiude Priolo- facendolo in un’ottica Paese che ci vede pronti a collaborare con il Governo”.


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