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Si avvicina l’inverno e con esso la necessità di riscaldare la nostra casa. Per riuscirci esistono moltissime opzioni a nostra disposizione, e le stufe rappresentano una delle soluzioni in assoluto più efficaci, anche per quel che riguarda il design e l’estetica degli ambienti domestici. Di contro, scegliere la stufa più adatta per le proprie esigenze non è un compito semplice: si tratta infatti di un procedimento che richiede studio e molta attenzione. Vediamo quindi quali sono le stufe più diffuse, e le loro caratteristiche.

Stufe a pellet

Si comincia con le stufe a pellet, che possiamo trovare anche online su Zeta Idraulica, un e-commerce specializzato in climatizzazione e riscaldamento. Quali sono le caratteristiche di questi modelli? Innanzitutto, sono facili da installare e hanno una resa elevata: infatti, le stufe a pellet possono riscaldare un ambiente di circa 30-40 metri quadrati senza sforzo. Inoltre, la maggior parte dei modelli ha una funzione di autoaccensione e un sistema di alimentazione automatica, che permette di utilizzare la stufa senza doversi preoccupare di rifornirla continuamente.

Come se non bastasse già questo, le stufe a pellet sono più ecologiche rispetto ai modelli a legna, dato che il pellet viene ottenuto dal riciclo dei rifiuti di legno. L’unico limite delle stufe a pellet è il loro costo, superiore a quello dei modelli tradizionali: questo aspetto, però, va soppesato con i benefici appena citati (quindi non si tratta di un vero e proprio svantaggio).

Camini e stufe a bioetanolo

Se si cerca una soluzione ancor più semplice da installare, allora è possibile optare per un caminetto a bioetanolo. Questi modelli non richiedono alcun tipo di collegamento o la presenza di una canna fumaria, poiché funzionano con uno speciale liquido (il bioetanolo, appunto): basta versarlo nel serbatoio e accendere la fiamma, per realizzare la “magia”. Inoltre, sono bellissimi da un punto di vista estetico, e infatti vengono spesso scelti anche per la loro componente di design.

Quali sono gli svantaggi dei camini a bioetanolo? Il primo è il costo del bioetanolo, che deve essere sostituito regolarmente. Inoltre, questi modelli non hanno una potenza termica molto elevata, quindi sono adatti a piccoli ambienti. Di contro, la propagazione del calore avviene in maniera uniforme, per merito dei bruciatori in acciaio inox, ed è possibile trovare addirittura dei mini caminetti da tavolo.

Infine, se si desidera riscaldare ambienti con una metratura media – ma senza rinunciare al bioetanolo – è possibile orientarsi verso una vera e propria stufa. I vantaggi, infatti, restano esattamente gli stessi (così come i limiti).

Stufe elettriche

Passiamo alle stufe elettriche, ovvero la soluzione più diffusa: sono facili da installare e da utilizzare, non richiedono alcun tipo di collegamento o manutenzione, e hanno un costo relativamente basso. Inoltre, la maggior parte dei modelli è dotata di un termostato, che permette di impostare la temperatura desiderata, e alcuni hanno addirittura un timer. Il problema delle stufe elettriche è che consumano molta elettricità. Inoltre, il calore non è sempre uniforme: tende infatti a salire verso l’alto, rendendo più fredda la parte bassa della stanza.

 


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