Era intervenuto in difesa della sua fidanzatina, subendo una brutale aggressione da parte di un gruppo di giovanissimi, che lo colpirono con calci e pugni per poi spruzzargli addosso spray urticante e ferirlo ad un braccio con un coltello. Un grave episodio di violenza quello verificatosi a Reggio Emilia nel primo pomeriggio del 30 maggio scorso, un fatto che aveva creato allarme sociale tra i cittadini. Le inaudite scene di violenza, riprese da numerosi presenti, girarono immediatamente sui social media, documentando l’efferatezza dell’aggressione.
I Carabinieri della Stazione di Corso Cairoli che hanno condotto le indagini, anche grazie ai video pubblicati in rete, oltre a ricostruire la dinamica dell’aggressione, sono riusciti a identificare i presunti responsabili in quattro giovanissimi, tra cui due minorenni. Per questi motivi, con l’accusa di concorso in lesioni aggravate, hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia e a quella presso il Tribunale per i minorenni del capoluogo Felsineo un 19 enne, un 18enne e due minori di 17 e 16 anni, tutti residenti a Reggio Emilia.
Tutto è successo il 30 maggio scorso poco dopo le 13, nell’affollato terminal del trasporto pubblico dove c’erano un centinaio di studenti usciti da scuola. Nel dettaglio uno di questi, un 18enne, si trovava seduto su una panchina assieme alla sua fidanzata coetanea, in attesa del bus. Ad un certo punto si avvicinava un ragazzino a lui sconosciuto che avrebbe iniziato a fare pesanti apprezzamenti alla ragazza. Quando il 18enne si è alzato per proteggere la giovane fidanzata, è stato accerchiato con fare minaccioso dagli amici del primo ragazzo. È nata quindi una vera e propria aggressione nei confronti del 18enne da parte dei quattro. Uno degli aggressori ha poi tirato fuori lo spray al peperoncino e l’ha spruzzato negli occhi della vittima, intenta a difendersi, mentre un altro lo ha colpito con un coltello al braccio. Il tutto davanti a un centinaio di studenti attoniti che hanno assistito alla scena cercando, invano, di sedare l’aggressione. Quindi la chiamata al 112, ma all’arrivo della pattuglia, i quattro erano già fuggiti. Sul posto è giunta anche un’ambulanza che ha poi trasportato – fortunatamente con un codice di lieve entità – il 18enne all’Arcispedale Santa Maria Nuova, dov’è stato medicato con punti di sutura al braccio per il taglio, venendo dimesso con una prognosi di 8 giorni.
Le indagini dei Carabinieri della Stazione di Corso Cairoli supportate da concordi testimonianze e dalle riprese dei video amatoriali pubblicati sui social, hanno consentito di indirizzare le attenzioni investigative sugli odierni indagati, a carico dei quali hanno acquisito elementi di presunta responsabilità che ha comportato il loro deferimento alla Procura reggiana e a quella presso il Tribunale per i minorenni di Bologna. Il relativo procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.
L’area dell’ex Caserma Zucchi, oggi terminal del trasporto pubblico, resta al centro dell’attenzione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia, che implementeranno i controlli con la riapertura delle scuole per garantire la sicurezza dell’area e nel contempo dare la dovuta rassicurazione sociale agli utenti dei mezzi pubblici cittadini.