Era sfuggito all’arresto lo scorso mese di luglio, contrariamente al suo complice – un 30enne abitante a Reggio Emilia – che era stato arrestato a Camaiore dove si era recato in vacanza. Altri due correi un 32enne di Castelnovo Sotto e una 29enne di Reggio Emilia (compagna del 30enne) erano stati sottoposti alla misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Castelnovo Sotto e del divieto di avvicinamento alla vittima. Ieri, il 27enne ricercato anagraficamente residente a Poviglio da dove era sparito, accompagnato dal suo legale si è presentato ai carabinieri della stazione di Corso Cairoli costituendosi. I militari avuta la presenza del ricercato l’hanno quindi arrestato in esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare pendente a suo carico conducendolo, al termine delle formalità di rito in carcere.
I quattro sono accusati, in concorso tra loro, del reato di concorso in atti persecutori ai danni di una coppia abitante a Castelnovo Sotto, compiuti tra i mesi di aprile e maggio dell’anno scorso. In particolare, secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri reggiani, i 4 indagati, in concorso morale e materiale tra loro, con condotte reiterate, molestavano e minacciavano espressamente di morte un uomo e la moglie, cagionando ai due un grave e perdurante stato d’ansia. In particolare il 4 aprile 2020 il 30enne di Reggio Emilia, unitamente all’odierno arrestato, dopo aver incontrato l’uomo di Castelnovo Sotto e minacciato di morte si davano al suo inseguimento armati di pietre con le quali, dopo che la vittima era riuscito a entrare in casa, danneggiavano l’auto dell’uomo minacciando di morte anche la moglie che assisteva dalla finestra a quanto accadeva. Il giorno successivo la compagna del 30enne, al fine di fornire una giustificazione a quanto accaduto, denunciava falsamente di aver subito una violenza sessuale da parte dell’uomo oggetto delle ritorsioni accusandolo falsamente di averla palpeggiata nelle parti intime. Altre minacce di morte sono poi state compiute anche dal 32enne di Castelnovo Sotto che spalleggiava i suoi complici. Vicende quelle compiute tra i mesi d’aprile e maggio scorso che hanno visto la Procura reggiana richiedere i provvedimenti cautelare a carico degli indagati che lo scorso mese di luglio sono stati eseguiti dai carabinieri. Non per tutti però. Il 27enne anagraficamente residente a Poviglio, all’atto dell’esecuzione non era stato rintracciato riuscendo di conseguenza a sfuggire all’arresto. Ieri la fine alle sue ricerche quando, accompagnato dal suo avvocato, si presentava ai carabinieri della stazione di Corso Cairoli che davano esecuzione al provvedimento arrestando l’uomo condotto, al termine delle formalità di rito in carcere.