Domenica 4 aprile, Pasqua di Resurrezione, nella chiesa cittadina dei Santi Pietro e Prospero la Santa Messa sarà celebrata in forma solenne alle ore 10.30 in suffragio di mons. Giovanni Paolo Gibertini OSB, nella ricorrenza del primo anniversario della morte. La liturgia sarà presieduta dal parroco mons. Tiziano Ghirelli, che del vescovo Gibertini è stato il segretario.
Il vescovo emerito della diocesi di Reggio Emilia-Guastalla si spense nella notte del 3 aprile 2020 presso la Casa del Clero “San Giuseppe” di Montecchio: aveva raggiunto due invidiabili traguardi: 81 anni di vita religiosa nell’Ordine dei Benedettini, dove assunse il nome di Paolo, e 75 anni di sacerdozio.
Nato a Ciano d’Enza il 4 maggio 1922 e battezzato con il nome di Giovanni, mons. Gibertini – che a lungo svolse il suo ministero in Sardegna e poi fu abate del monastero di San Giovanni Evangelista in Parma – venne consacrato vescovo il 25 aprile 1983. Il suo motto episcopale era “Quaerere Deum”, cioè “Cercare Dio”, desunto dalla Regola di San Benedetto.
Semplicità e affabilità, sorriso, piena disponibilità al dialogo, senso dell’amicizia lo hanno contraddistinto.
Costante dello stile pastorale di mons. Gibertini, contrassegnato da intensa vita di preghiera, elevata spiritualità e forte devozione mariana, è stata la vicinanza alle persone.
Ha riservato particolare attenzione ai poveri, alla Caritas – chiamò a guidarla don Gigi Gugliemi, di cui ricorre quest’anno il 25° della morte -, alla formazione e alla responsabilizzazione del laicato, alle associazioni laicali, alle scuole cattoliche, alle missioni diocesane, alle comunità di recupero dei tossicodipendenti.
Il suo episcopato in terra reggiano-guastallese (1989 – 1998), contrassegnato da intensa attività pastorale, ha visto importanti avvenimenti che hanno segnato la vita religiosa e civile della nostra comunità: la celebrazione del IV centenario del primo Miracolo della Beata Vergine della Ghiara e della costruzione del Tempio; l’indizione dell’Anno Mariano diocesano 1996/1997; l’intronizzazione della restaurata statua dorata della Madonna sul tiburio della cattedrale; il Museo Diocesano.
Le prime lettere pastorali del vescovo Paolo alla nostra diocesi sono state incentrate sul tema del “cercare Dio”; le ultime sono state dedicate alla Vergine.