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“Resto/vado a vivere in montagna”, il 20 novembre si parla di infrastrutture, lavoro e turismo
Foto: Milena Vanoni

Prosegue il ciclo di incontri on line “Resto/Vado a vivere in montagna. Staffetta digitale per il futuro dell’Appennino Modenese” promossi da Cgil e Spi Cgil per affrontare i temi dello sviluppo della montagna modenese.

Dopo gli incontri sui servizi socio-sanitari e su formazione, digitalizzazione e innovazione, il prossimo venerdì 20 novembre alle ore 10 si affronterà il tema “Infrastrutture, lavoro, turismo: quali priorità per l’attrattività del territorio”. Intervengono l’assessore regionale a Mobilità e trasporti, infrastrutture, turismo e commercio Andrea Corsini, il presidente della provincia di Modena Gian Domenico Tomei, Davide Pagliai guida ambientale escursionistica de “La via dei monti”, Massimo Turchi presidente associazione “Linea Gotica-Officina della Memoria”.

Poi si prosegue martedì 24 novembre alle ore 14.30 con la tematica “Ambiente: opportunità e sfide per una nuova immagine del territorio” con Gugliemo Garagnani presidente del Consorzio Agro-silvo-castanicolo, Moreno Guerrieri della cooperativa forestale “La Pratignana”-Alleanza Cooperative Italiane, Francesco Baruffi presidente associazione Eiber, Piergabriele Andreoli direttore Aess (Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile).

Poi si prosegue con gli altri incontri, il 27 novembre, il 1°, il 4 e l’11 dicembre. Complessivamente sono otto gli appuntamenti dedicati a svariate tematiche sulla montagna modenese, che si alternano ogni martedì e venerdì sino all’11 dicembre. L’elenco completo degli appuntamenti è reperibile sul sito www.cgilmodena.it. Gli incontri sono moderati dalla giornalista Alice Benatti.

Gli incontri sono in diretta streaming su Facebook sulla pagina Modena Cgil (@cgil.modena / https://www.facebook.com/cgil.modena) e su SpiMò (@spimoTV  /   https://www.facebook.com/spimoTV). Tutte le video-conferenze sono pubblicate anche nel canale You Tube della Cgil di Modena.

La Cgil e lo Spi intendono mettere a confronto vari interlocutori per affrontare le principali tematiche legate allo sviluppo del nostro Appennino dimostrando che si può rimanere a vivere in montagna e si può anche tornare ad abitarci e scegliere la montagna come luogo per viverci. L’obiettivo è stimolare il confronto e fare intervenire tante voci ognuna portatrice di culture, esperienze e competenze nella convinzione che la pluralità di idee possa arricchire l’elaborazione delle strategie per lo sviluppo di un’area preziosa per la ricchezza di beni ambientali, identitari e culturali e che soffre di svantaggi dello sviluppo.

 


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