Rispettare i tempi dati, molto più stretti rispetto al consueto. Per procedere rapidamente lungo il percorso che porti alla realizzazione del rigassificatore di Ravenna, opera cruciale e strategica per il Paese, fondamentale per centrare l’obiettivo dell’autosufficienza energetica e contrastare l’aumento dei prezzi del gas, a beneficio di famiglie e imprese. Garantendo le massime condizioni di sicurezza e rispetto dell’ambiente.
Questa mattina, alla presenza del Commissario per l’infrastruttura e presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, si è insediata la Conferenza dei servizi, che riunisce gli oltre quaranta enti coinvolti nel processo autorizzativo del progetto FSRU (Floating Storage & Regassification Unit) presentato da Snam al Commissario per l’installazione di un rigassificatore galleggiante al largo di Ravenna e del suo collegamento con la rete distributiva nazionale.
La procedura autorizzativa dovrà concludersi entro 120 giorni, una velocità inedita e con tempi record: l’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio dell’impianto dovrà infatti essere rilasciata dal Commissario in quattro mesi, durante i quali i diversi soggetti sono chiamati a esprimersi, ognuno per la propria competenza, sulla fattibilità dell’opera.
Intanto il Commissario ha già chiesto a Snam lo studio di impatto economico e sociale e la società si è impegnata a consegnare a breve un’analisi dettagliata degli investimenti.
La tempistica del progetto presentata da Snam prevede poi l’avvio dei lavori entro il primo quadrimestre del 2023 con l’obiettivo dell’entrata in esercizio della FSRU entro il terzo trimestre 2024.
“Dobbiamo fare bene e velocemente- ha affermato Bonaccini nell’aprire la prima riunione della Conferenza dei servizi, convocata in videoconferenza e in modalità sincrona proprio per accelerare al massimo i tempi del confronto-, perché parliamo di un investimento strategico per il Paese. Un’opera cruciale di interesse nazionale che vogliamo portare a termine entro i tempi previsti, come ho assicurato solo pochi giorni fa al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in visita a Ravenna”. Per questo, Bonaccini ha voluto essere presente all’insediamento della Conferenza dei Servizi: “Vuole essere un segno tangibile dell’assoluta disponibilità della struttura commissariale verso tutti gli enti coinvolti in questo processo- ha proseguito-: noi ci siamo, ma chiediamo anche a voi la massima collaborazione, perché le esigenze indifferibili del Paese ci chiedono di fare in pochissimi mesi quello che generalmente richiede anni. I tempi saranno rapidissimi e dovremo chiudere la valutazione del progetto entro il 28 ottobre, in modo da rispettare le scadenze previste dal Decreto del Governo. Come Regione, siamo pronti a fare ciò che servirà, partendo dalla forte condivisione registrata tra i firmatari del Patto per il Lavoro e per il Clima e nel territorio ravennate, distretto dell’energia di grande eccellenza. Vogliamo lavorare nella massima trasparenza e condivisione, tenendo insieme efficienza, sicurezza, sostenibilità, tutela del paesaggio e del patrimonio naturalistico. Un impegno per il Paese che tutti siamo chiamati a onorare”.
“Allo stesso tempo, però, la gestione dell’emergenza deve essere accompagnata da una forte accelerazione della transizione ecologica: bisogna investire nelle fonti rinnovabili, recuperando il tempo perduto per i troppi no del passato. Abbiamo infatti chiesto al Governo di procedere altrettanto velocemente nella realizzazione del più grande parco dell’eolico e del fotovoltaico sempre al largo di Ravenna: il progetto è pronto- chiude Bonaccini- e anche in questo caso servono fatti concreti”.
Chi fa parte della Conferenza dei servizi
Numerosi i soggetti che compongono l’organismo che dovrà pronunciarsi sul progetto Snam del rigassificatore a Ravenna. Fra questi, la Presidenza del Consiglio dei ministri e i ministeri della Transizione ecologica, dello Sviluppo economico, della Difesa e delle Infrastrutture e mobilità sostenibili; Ispra e Istituto superiore di sanità; il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, l’Università di Bologna, l’Enea.
Ovviamente la Regione, con le strutture della Presidenza e le Direzioni generali Cura del territorio e dell’ambiente (che ha la responsabilità del procedimento); Conoscenza, ricerca, lavoro, imprese; Agricoltura, caccia e pesca. Quindi Arpae; Comune, Provincia e Prefettura di Ravenna; la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio; Vigili del Fuoco; Capitaneria di Porto; Autorità portuale; Consorzio di Bonifica; Romagna Acque; Azienda sanitaria locale; Enti parco.
Ancora: Aeronautica, Marina, Esercito, Carabinieri, Agenzia delle dogane. Compresi i gestori delle principali infrastrutture nazionali come Rete ferroviaria italiana, Autostrade per l’Italia e Anas, Eni, Tim, Hera, Enea.