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Rolo, prima rifiuta di esibire i documenti poi sperona l’auto della Polizia Locale minacciando gli operatori: arrestato
immagine d’archivio

Prima ha tergiversato a fornire i documenti, sostenendo di dover effettuare una consegna, poi si è rifiutato di esibirli allontanandosi dal luogo dei controlli alla guida del suo furgone. Raggiunto da una pattuglia della Polizia Locale, ha speronato l’auto di servizio minacciando gli agenti e anche i carabinieri giunti in supporto. Protagonista di questa vicenda un quarantaseienne residente a Rolo.

L’uomo è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Fabbrico, congiuntamente agli agenti dell’Unione Comuni Pianura reggiana con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. Lo stesso, al termine delle formalità di rito, è stato ristretto in regime di arresti domiciliari a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia. Il relativo procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine di consentire al Giudice di verificare l’eventuale piena responsabilità dell’indagato.

E’ successo poco prima delle 15,30 di lunedì, quando una pattuglia della Polizia Locale del citato comando, in via Galilei nel comune di Rolo, procedeva al controllo di un Fiat Ducato chiedendo al conducente di esibire i documenti di guida e del mezzo. L’uomo tergiversava invitando gli operanti ad attendere perché doveva fare una consegna per poi al ritorno rifiutarsi di esibirli, salire alla guida del mezzo allontanandosi fino alla vicina abitazione di residenza dove veniva raggiunto dagli agenti. A questo punto l’uomo improvvisamente innestava la retromarcia del furgone, urtando l’auto di servizio per poi scendere dal mezzo minacciando ripetutamente i due agenti che a questo punto chiamavano in ausilio i carabinieri della stazione di Fabbrico. Sul posto anche i carabinieri constatavano l’atteggiamento minaccioso dell’uomo che, nonostante i tentativi di condurlo alla calma, continuava a rifiutarsi di fornire i documenti minacciando tutti gli operanti. Alla luce dei fatti, e considerata la flagranza di reato, il quarantaseienne veniva condotto in caserma e arrestato in ordine ai citati riferimenti normativi violati.


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