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Ruralis, progetto di arte pubblica nell’Appennino bolognese
NADIR Marina Arienzale

Ruralis è il progetto di arte pubblica che l’associazione culturale The Wall ETS ha ideato per l’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese a seguito di un bando pubblico assegnato all’associazione all’interno del più ampio progetto CLoSER – Comunità Locale Sostenibile Ecologica e Rurale finanziato dal PNRR M2C1 – Intervento 3.2.

Undici opere permanenti site specific – che spazieranno dal muralismo alle installazioni di ceramiche a parete, installazioni fotografiche e sculture – saranno installate da qui al 2025 negli undici comuni dellUnione. La proposta progettuale si basa su una visione che unisce il territorio e che vede nell’arte pubblica una leva preziosa per innescare nuovi percorsi nelle comunità. Il progetto intende mettere le persone al centro dei processi. La volontà è quella di sviluppare un’offerta culturale dove gli spazi pubblici e la comunità sono al centro delle azioni degli artisti, declinate in luoghi non tradizionalmente preposti.

I percorsi si rivolgono in modo particolare a quei pubblici che spesso, per motivi diversi, sono esclusi dal poter incontrare e frequentare artisti e partecipare ad attività culturali. Il progetto mira a valorizzare le persone, intese come soggetti attivi in grado di produrre e partecipare ai processi culturali. Il valore dell’arte pubblica risiede proprio nella sua capacità di attivare, potenziare e sviluppare relazioni nel tessuto sociale delle comunità.

Con tale consapevolezza, tutte le azioni e le attività saranno realizzate costruendo dei rapporti con i soggetti attivi nei singoli territori, per favorire al meglio l’accoglimento delle proposte artistiche e generare dei processi virtuosi. In tal senso, le opere saranno uno specchio immaginifico della comunità appenninica. A garantire la coerenza fra proposta progettuale e interventi artistici si è costituito un gruppo di lavoro interno a The Wall, che ha individuato una rosa di artisti con esperienze a livello nazionale e internazionale.

Agli artisti è richiesto di formalizzare delle opere permanenti site specific che saranno frutto di un processo all’interno della comunità. I metodi per creare un dialogo con i cittadini possono essere vari e saranno concordati con i referenti del progetto. Sono previsti workshop, laboratori, incontri con la comunità. La formalizzazione dell’opera potrà ampiamente spaziare nei linguaggi.

La vocazione di Ruralis è proprio quella di generare delle relazioni tra gli artisti e la comunità. Il progetto non prevede solo azioni dove si offre cultura, ma farla anche produrre alla comunità di riferimento, di immaginare gli abitanti dei territori come soggetti partecipi in grado di utilizzare le proprie risorse – di competenze, di tempo, di memoria, di conoscenze e di reti – per attivare legami e produrre effetti di benessere. Il progetto, infatti, si iscrive in un quadro di riferimento che guarda agli Indicatori Cultura 2030 e che propone una lettura del «ruolo trasformativo» della Cultura, intesa in senso materiale e immateriale.

Gli artisti dovranno realizzare sopralluoghi e periodi di residenza per entrare in contatto con associazioni, imprese sociali, proloco, scuole, centri di aggregazione giovanile. In questo modo la proposta progettuale tende non solo a creare un’offerta culturale di qualità, ma creare un dialogo con diversi partner locali e di favorire i processi di rigenerazione dei territori e delle loro comunità.

Nella realizzazione degli undici interventi artistici, saranno proposti vari linguaggi espressivi/medium: muralismo, installazioni di ceramiche a parete, installazioni fotografiche a parete su supporti durevoli, installazioni, opere che utilizzano i metodi della scultura. Nella fase di co-progettazione saranno studiate le peculiarità urbanistiche dei singoli comuni, non escludendo interventi orizzontali su pavimenti in spazi di aggregazione giovanili (campi da basket, piste da pattinaggio, piccole piazze).

 

I primi interventi saranno realizzati da tre muralisti nel corso dell’estate 2024:

  • 15-20 luglio 2024, Kiki Skipi, Grizzana Morandi
  • 1-7 agosto 2024: Casciu, San Benedetto Val Di Sambro
  • 1-7 agosto 2024: Ciredz, Monzuno, località Vado

 

A questi interventi seguiranno delle attività di mediazione culturale nelle scuole dei tre Comuni, progettate dagli artisti con Giosi D’Amore, nel periodo autunno – inverno 2024/2025.

A partire dall’estate 2024 inizieranno i sopralluoghi e le residenze artistiche da parte degli altri 7 artisti, i quali presenteranno le opere nella primavera 2025, mentre nel periodo invernale saranno realizzati i percorsi nelle comunità.

 

Trattandosi di un progetto interno al più ampio progetto CLoSER – Comunità Locale Sostenibile Ecologica e Rurale finanziato dal PNRR M2C1 – Intervento 3.2, per venire incontro alle esigenze di rispetto dei principi ambientali, verrà seguito un Disciplinare per la selezione e l’utilizzo di idonei materiali per la realizzazione delle opere d’arte da collocare negli 11 Comuni.

 

I principi ambientali che caratterizzano il progetto CLoSER:

1) non produrre significative emissioni di gas serra;

2) non determinare un maggiore impatto negativo del clima, sull’attività stessa o sulle persone, sulla natura o sui beni;

3) rispettare l’uso sostenibile e la protezione delle acque e delle risorse marine;

4) orientarsi verso la transizione ad un’economia circolare;

5) prevenire e ridurre l’inquinamento;

6) proteggere la biodiversità e gli ecosistemi.

 

Per la realizzazione delle opere saranno utilizzati materiali ecosostenibili, certificati e riciclabili, con un forte orientamento a reperire materie in loco per ridurre le emissioni da trasporto.

Elenco degli artisti e Comuni coinvolti, team di lavoro

Direzione Artistica: Fargo

Artista visivo e mediatore culturale, ha sviluppato la sua pratica artistica intervenendo in numerosi progetti realizzati nello spazio pubblico.

https://www.f4rgo.com/

 

Direzione tecnico-organizzativa: Alex Sabattini

Artista visivo e tatuatore, ha ideato e curato numerosi interventi di arte pubblica nell’Appennino tosco-emiliano.

https://www.instagram.com/alexsabattinitattoo/

 

Responsabile mediazione culturale e percorsi inclusione: Giosi D’Amore

Pedagogista e atelierista, esperta in comunicazione interpersonale, ha maturato una pluriennale esperienza in campo educativo e in approcci inclusivi. Allieva di Bruno Munari, è dedita con passione alla didattica dell’arte.

https://www.instagram.com/giosidamore/

 

Elenco Artisti:

GAGGIO MONTANO

Marina Arienzale > https://www.instagram.com/marina_arienzale/

 

SAN BENEDETTO VAL DI SAMBRO

Andrea Casciu > https://www.instagram.com/andreacasciu/

 

LIZZANO IN BELVEDERE

Matteo Cesari > https://www.instagram.com/cesari.matteo/

 

MONZUNO

Roberto Ciredz > https://www.instagram.com/robertociredz/

 

CASTIGLIONE DEI PEPOLI

Leone Contini > https://www.instagram.com/leone.contini/

 

MARZABOTTO

Fargo > https://www.instagram.com/far_g0/

 

CASTEL DI CASIO

Roberto Fassone > http://www.jamaicainroma.com/

 

CAMUGNANO

Davide Monaldi > https://www.instagram.com/monaldidavide/

 

CASTEL D’AIANO

Beatriz Olabarrieta > https://www.instagram.com/beatrizoo/

 

VERGATO

Cristina Pancini > https://www.instagram.com/cristina_pancini/

 

GRIZZANA MORANDI

Kiki Skipi > https://www.instagram.com/kikiskipi/

 


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