ROMA (ITALPRESS) – Si è svolto un incontro a Palazzo Chigi tra il premier Mario Draghi e il segretario della Lega Matteo Salvini.
“Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha incontrato a Palazzo Chigi il segretario della Lega, Matteo Salvini, per discutere dei provvedimenti economici di prossima emanazione, con particolare riferimento alla Legge di Bilancio e al decreto fiscale”, si legge in una nota di Palazzo Chigi.
Un’ora di colloquio tra il presidente del Consiglio e il leader del Carroccio: hanno parlato di attualità e dei prossimi provvedimenti economici. Tra le altre cose, Draghi e Salvini hanno confermato l’intenzione di non aumentare le tasse. Il leader della Lega – fa sapere il Carroccio – ha sottolineato l’esigenza di ritrovare al più presto un clima di unità e concordia nel Paese, a partire dalle forze politiche. Salvini, secondo quanto riferiscono fonti della Lega – ha formulato a Draghi una proposta di “pacificazione nazionale” a nome di tutto il centrodestra.
“Mi vergogno per l’infimo livello a cui una categoria, alla quale appartengo, i giornalisti, è arrivata. Quindici giorni a studiare e guardare nelle camera da letto, e poi niente, 15 giorni a studiare gli archivi, e poi chiederò a Draghi di guidare un percorso di pacificazione nazionale, sono molto preoccupato che qualcuno porti in Italia solo un’idea di passato, tirando fuori gli scheletri dall’armadio, di alcuni ministri non ho stima e fiducia, per questo ne parlerò con il manager, con il presidente”, aveva detto Salvini, nel corso della conferenza stampa con il candidato sindaco di Roma, Enrico Michetti, e gli altri leader del centrodestra.
“Sono sereno e determinato, il tempo è galantuomo – aveva aggiunto – quello che mi preoccupa in Italia è chi alimenta lo scontro tra fascismo e comunismo”.
“Sono preoccupato, ho chiesto un incontro al presidente Draghi, prevenire è meglio che curare, avanti così questo paese non va lontano, il combinato disposto tra il green pass obbligatori e l’ordine pubblico in vista del G20, mi preoccupa, noi ospitiamo i grandi del mondo, e con quale biglietto da visita ci presentiamo? Non possiamo fallire, se non siamo riusciti a fermare l’assalto alla Cgil”, ha sottolineato. “Alitalia, Ilva, riforma del catasto e qua stiamo a parlare di fascismo”, ha aggiunto Salvini.
(ITALPRESS).