Un diverbio nato per futili motivi all’interno di un locale di Scandiano che sembrava essersi concluso senza più gravi conseguenze. Non è stato così per la coppia di fidanzati, protagonista suo malgrado dell’alterco: uscita dal locale per riprendere l’auto, è stata raggiunta nel parcheggio dall’uomo con cui avevano avuto il battibecco qualche minuto prima, il quale si è scagliato sui due colpendoli a cinghiate sulla testa. Le vittime, un uomo di 43 anni e una donna di 28, residenti nel reggiano, hanno riportato ferite giudicate guaribili in 7 giorni.
Per questi motivi, con l’accusa di lesioni aggravate, i Carabinieri della Tenenza di Scandiano hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia un uomo di 32 anni residente nella bassa reggiana. Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine di consentire le valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.
L’origine dei fatti risale alla notte del 29 aprile scorso, quando una coppia di fidanzati, dopo aver trascorso la serata in un locale di Scandiano, prima di andare via avevano avuto un diverbio per futili motivi con un trentaduenne, che si concludeva senza sfociare in alcuna aggressione. La coppia, uscita dal locale raggiungeva il parcheggio per riprendere l’auto ma veniva seguita dall’aggressore che, probabilmente animato da sentimenti rancorosi, colpiva violentemente alla testa con la cinta dei pantaloni entrambe le vittime: dapprima lui e poi la fidanzata intervenuta in soccorso del ragazzo. Fortunatamente, grazie ad alcuni passanti, l’aggressore desisteva dal proseguire e le due vittime ferite riuscivano a salire a bordo della propria autovettura e ad andare via, recandosi con urgenza presso il pronto soccorso per le cure del caso. Entrambi venivano dimessi con una prognosi di 7 giorni per i traumi riportati nella violenta aggressione subita.
Il giorno successivo le due vittime si recavano presso la Tenenza dei carabinieri di Scandiano per denunciare il grave episodio occorsogli. I militari scandianesi davano subito avvio ad una meticolosa e approfondita attività di indagine che, supportata anche da concordi testimonianze, consentiva di indirizzare le attenzioni investigative nei confronti dell’odierno indagato, a carico del quale venivano acquisiti presunti elementi di responsabilità. Il trentaduenne veniva quindi denunciato alla Procura della Repubblica di Reggio Emilia.