Dall’abbraccio all’anziano per sfilargli il portafoglio o strappargli la catenina, alle visite domiciliari dove, spacciandosi per una conoscente o lontana parente, carpiva la fiducia degli anziani per poi derubarli dei loro preziosi, spesso ricordi di una vita. Tra il 2006 e il 2012, tra le province di Reggio Emilia, Modena e Parma si è resa responsabile di una serie di tali condotte delittuose che in due circostanze sono sfociate in rapine improprie, avendo usato violenza per assicurarsi la fuga. Per tali fatti è stata riconosciuta colpevole dai competenti Tribunali che l’hanno giudicata.
Non solo furti e rapine nel curriculum della donna, ma anche condanne per false dichiarazioni sulla propria identità personale (due episodi commessi a Modena e Verona) e anche una condanna per inosservanza alla sorveglianza speciale commessa in provincia di Reggio Emilia. La donna, già arrestata nell’agosto del 2023, aveva ottenuto a marzo di quest’anno la misura alternativa dell’affidamento in prova al servizio sociale, venendo scarcerata. Ora è sopravvenuto un nuovo titolo di esecuzione di pena detentiva, di cui al provvedimento di cumulo dell’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura reggiana, emesso per la pena residua di anni 11 e 2 mesi di reclusione (comprensivi della pena precedentemente considerata) l’ufficio di Sorveglianza del capoluogo reggiano decretava la cessazione dell’affidamento in prova al servizio sociale disponendo l’accompagnamento della donna in carcere. I carabinieri di Bibbiano, nel cui comune la 53enne risiede, ricevuto il provvedimento vi davano esecuzione conducendo la donna in carcere per l’espiazione del residuo pena che, tenuto conto dei 360 giorni di liberazione anticipata, sarà scarcerata nel gennaio 2029.
Tra i vari colpi commessi a danno di anziani, il più grave è sicuramente quello risalente al 2006 compiuto a Montecchio Emilia, quando un’anziana riceveva la visita della donna che con il pretesto di fare un regalo al marito si introduce in casa dove carpita la sua fiducia, e con un complice poi sopraggiunto riusciva a distrarla svuotandogli la cassaforte di tutti i preziosi e usando violenza per assicurarsi la fuga quando la vittima si è accorta del furto. Tra il 2011 e il 2012 tra Reggio Emilia e Modena con la tecnica dell’abbraccio ha derubato anziani dei rispettivi portafogli, sfilandoli dalle tasche. Nel 2008 e nel 2012 rispettivamente a Parma e Reggio Emilia con la solita tecnica di essere conoscente di parenti delle vittime, si introduceva nei rispettivi appartamenti derubandole.
Ora per la “specialista” dei furti agli anziani si aprono nuovamente le porte del carcere di Reggio Emilia, dove al termine delle formalità di rito è stata condotta dai carabinieri di Bibbiano che hanno dato esecuzione al provvedimento.