“Questo è l’ultimo evento ufficiale a cui partecipo da presidente della Regione in carica e mi rende particolarmente orgoglioso che accada qui oggi, in un’occasione di livello internazionale e in una struttura straordinaria come il Tecnopolo di Bologna, al servizio non solo dell’Emilia-Romagna, ma dell’Italia e dell’Europa intera. Un’infrastruttura che guarda al futuro, alle nuove generazioni, e che credo dia il segno, meglio di tante parole, dell’importante lavoro che abbiamo fatto in questi dieci anni alla guida dell’Emilia-Romagna nell’investire in innovazione e scienza al servizio dell’uomo, puntando su big data, supercalcolo e nuove tecnologie”.
Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, intervenendo alla ‘Conference on Mediterranean and Atlantic Ocean Health and Coastal Resilience’, che si è tenuta oggi, a margine del meeting ministeriale del G7 Scienza e Tecnologia, in corso da martedì al Tecnopolo di Bologna. Si tratta dell’ultima iniziativa ufficiale alla quale Bonaccini partecipa da presidente in carica, prima delle dimissioni conseguenti alla sua elezione al Parlamento Europeo, che verranno formalizzate nelle prossime ore, non più tardi di domattina.
Con Bonaccini sono intervenuti anche la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, e la Commissaria Europea per la Ricerca, Iliana Ivanova.
“E’ un piacere per noi aver ospitare i rappresentanti più autorevoli della comunità internazionale in questo luogo così significativo: possiamo dire con soddisfazione che abbiamo inseguito un sogno e l’abbiamo reso realtà”, ha aggiunto Bonaccini, ricordando il percorso che ha portato alla realizzazione di quella che rappresenta una vera e propria Data Valley di livello internazionale. Grazie alla collaborazione con i vari Governi, infatti, è stato possibile trasformare in pochi anni quella che era un tempo la Manifattura Tabacchi in un sito di livello mondiale e di portare in Emilia-Romagna Leonardo, tra i supercomputer più potenti del mondo, il Data Centre del Centro Meteo per le previsioni a Breve Termine in Europa (Ecwmf), e a breve la 14/esima sede dell’Università dell’Onu, la prima dell’area mediterranea, dedicata ai big data e allo studio dei cambiamenti climatici.
“Il Tecnopolo di Bologna- ha proseguito Bonaccini– si inserisce in un solido ecosistema regionale dell’innovazione che include 7 centri di ricerca internazionale e nazionale, 4 università per circa 190mila studenti, 11 tecnopoli, laboratori, incubatori e acceleratori e 2 autorità internazionali come l’Efsa e il Centro Meteo. Big data, intelligenza artificiale, transizione ecologica, la space economy, l’automotive, la salute, la cultura, l’agroalimentare, il turismo sono il cuore di questa strategia regionale che si poggia su più di 400mila aziende e guida il Paese per innovazione, export, numero di brevetti, studenti stranieri e accesso alla banda larga”.
“Siamo tutti consapevoli che il futuro sarà un posto sicuro per l’umanità solo se saremo in grado di costruire una società sostenibile, basata su solidi pilastri, e condividere questa visione. E solo continuando a lavorare insieme ce la potremo fare”.