Situazione climatica difficile, alti costi per la conservazione e soprattutto attacchi degli elateridi (insetti della famiglia dei coleotteri): l’attuale stagione di raccolta delle patate è seriamente minacciata. In particolare, i gravi danni provocati dagli elateridi stanno diventando per l’intero distretto pataticolo un fattore determinante per l’economicità della coltura e il mantenimento e la tenuta della coltivazione.
Problematiche che sono state affrontate nel corso di un incontro in Regione con l’assessore all’Agricoltura e i rappresentanti della filiera produttiva Agripat, Patfrut, Consorzio patata Dop e delle associazioni Coldiretti e Alleanza Cooperative.
Tra i temi sul tavolo, le conseguenze delle patologie che stanno provocando percentuali di scarto altissime, con l’aumento dei costi energetici per la conservazione di prodotto che dovrà essere in seguito eliminato.
La Regione ha ribadito le misure introdotte, tra cui la richiesta al Governo di indennizzi per gli agricoltori colpiti, attraverso una deroga al Decreto legislativo per danni da calamità naturali, l’attivazione del fondo di solidarietà nazionale recentemente rifinanziato con importanti risorse e azioni di ricerca e sperimentazione per rendere disponibili, in attesa di soluzioni innovative, fitofarmaci adeguati a contrastare l’insetto. In particolare, andranno approfonditi i costi aggiuntivi e i vantaggi per l’agroecosistema (risparmio idrico, riduzione dei quantitativi a ettaro di fertilizzanti e fitofarmaci) delle “applicazioni in manichetta” di mix di prodotti bio e per la lotta integrata.
Un aiuto al settore arriva dal Piano strategico nazionale della nuova Pac (politica agricola comune europea), che mette a disposizione per le Organizzazioni dei Produttori 6 milioni di euro annui per programmi operativi specifici, che vanno dai monitoraggi dell’infestazione nel territorio – sul modello di quelli per la cimice asiatica -, a programmi di ricerca sui fitofarmaci e sostegni finanziari ai produttori.
I problemi sul tappeto
Il contrasto agli elateridi sarà inserito, assieme alla flavescenza dorata che colpisce la viticoltura, tra le priorità della legge regionale sul sostegno delle attività di ricerca in approvazione a ottobre, che prevede fondi pari a 1,5 milioni di euro nel 2023 e 500 mila euro nel 2024.
La situazione dei produttori è critica anche nel post raccolta: a seguito della revoca di formulati antigermoglianti (clorprofam) e dei costi energetici sempre maggiori per la frigoconservazione. I produttori attendono da tempo la conclusione dell’iter per l’autorizzazione di un corroborante a base di olio di girasole che potrebbe permettere di gestire adeguatamente questa fase così importante della catena produttiva. Proprio su quest’ultimo punto la Regione si è ripetutamente fatta portavoce presso il Ministero dell’Agricoltura.
Inoltre, le necessità delle forti anticipazioni economiche per la coltivazione stanno orientando le scelte degli agricoltori verso una riduzione delle superfici e in molti casi anche verso l’abbandono della coltivazione.