Un’équipe di esperti che, in caso di forte terremoto, è chiamata a valutare l’impatto del sisma, effettuare il censimento dei danni sulle costruzioni e rilevare il grado di agibilità degli edifici. Sono 43 tecnici operanti in diverse amministrazioni pubbliche emiliano-romagnole e della Repubblica di San Marino che hanno partecipato al corso di formazione promosso dalla Regione sulla verifica dell’agibilità degli edifici in caso di sisma. Oltre a dipendenti regionali, si contano professionisti di Comuni, Province e Città metropolitane, Ministero per i Beni artistici e culturali, Vigili del fuoco.
Appositamente abilitati nel 2021, dopo aver sostenuto una prova d’esame sono entrati ad arricchire le fila del Nucleo di Valutazione Regionale (Nvr). Con i nuovi ingressi il Nucleo, nella sua componente relativa alla pubblica amministrazione, conta oggi 178 tecnici abilitati.
“L’Emilia-Romagna è stata tra le prime Regioni a promuovere la formazione come misura di prevenzione del rischio e vera leva per la preparazione del sistema, così come previsto dal Piano nazionale rischio sismico- afferma Irene Priolo, assessore alla Protezione civile-. Quest’anno sono previste altre quattro edizioni delle attività di formazione: un tassello fondamentale di una strategia per la sicurezza sismica dell’Emilia-Romagna che punta ad agire su più fronti. Da un lato- prosegue l’assessore- si stanno investendo importanti risorse per il miglioramento e l’adeguamento delle infrastrutture pubbliche strategiche, come scuole, municipi e centri di protezione civile, dall’altro si mette in campo un impegno significativo rafforzare le conoscenze e le competenze del sistema, al fine di accrescerne la preparazione e la capacità di intervento”.
Nel 2021 si sono tenute due edizioni dei corsi di formazione, a cura dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile che ha operato in collaborazione con il Servizio geologico, sismico e dei suoli della Regione e le Università di Bologna, Ferrara e Parma.