Nella giornata di ieri la DIGOS della Questura di Bologna ha eseguito su disposizione della locale Procura della Repubblica, nella persona del Procuratore Capo dott. Amato e del dott. Gustapane, titolare delle indagini, 4 perquisizioni domiciliari a carico di alcuni appartenenti al sodalizio oltranzista denominato “GUERRIERI VIVI”.
All’interno del gruppo sono stati individuati complessivamente 7 attivisti (due uomini – di 37 e un 39 anni – e 5 donne – di età compresa tra i 30 e i 59 anni) dimoranti nelle città di Bologna e in altre città del centro – nord Italia.
Le attività di polizia giudiziaria sono state eseguite nell’ambito di un’indagine articolata e complessa avviata nei primi mesi del 2022 dalla DIGOS di Bologna a seguito di una serie di gravi danneggiamenti commessi da attivisti dell’area “No Vax” aderenti al citato sodalizio noto per il simbolo – ispirato al noto film “V per vendetta” – della doppia “V” racchiusa in un cerchio di colore rosso.
L’ultimo episodio in ordine di tempo risale al 5 gennaio 2023 quando tre attivisti (due donne e un uomo dimoranti nelle città di Bologna, Modena e Ravenna) vennero individuati e indagati poiché sorpresi nella notte mentre danneggiavano alcune vetrate del palazzo del Comune di Bologna di p.zza Liber Paradisus, vergando delle scritte, in colore rosso, a carattere cubitale ma non completate: “VAX x D” e “VAX E 5”.
Tra gli episodi più rilevanti si riporta quello avvenuto il 30 giugno 2022, quando due donne travisate vergavano le scritte (con vernice di colore rosso) del seguente tenore: “LA SOCIETÀ INCLUDE NON DISCRIMINA”, “SOLIDARIETÀ AI LAVORATORI TRADITI DA SINDACATI NAZISTI VENDUTI”; “VIVI”; “NON C’É SCELTA SE LA PAGHI CON LA PERDITA DEL LAVORO”; “VIVI LIBERO”; “NELLA LOTTA DEI V_V SOLO APOLITICITÀ NO DX O NO SX AMBIGUITÀ SIETE SINDACATI NAZISTI QUESTA È LA VERITÀ”; “SINDACATI NAZISTI VIVI”.
Successivamente, il 25 luglio 2022 in danno delle sedi sindacali della sede C.G.I.L. di Funo di Argelato (BO) e della U.I.L. di Bologna nonché presso la sede della Regione Emilia-Romagna venivano tracciate enormi scritte murarie: “NELLA LOTTA DEI V_V SOLO APOLITICITA’ SIETE SINDACATI NAZISTI QUESTA E’ LA VERITA’”; “QUESTO NON E’ VANDALISMO E’ LOTTA PER LA LIBERTA’ E DIRITTI E CONSENSO ESTORTO IL NAZISMO E’ RISTORTO”; “I NUOVI NAZISTI LANDINI SBARRA BOMBARDIERI TRADITORI DEL POPOLO ”; “DA NAZI G.P. A IDENTITA’ DIGITALE INCUBO DEL CONTROLLO TOTALE ”; “ViVi LOTTA LIBERTA’ E DIRITTI”; “ ViVi”; “CGIL NAZISTA”; “UIL NAZI”; “IL VAX UCCIDE”.
Nel corso delle lunghe e complesse indagini gli operatori di Polizia hanno ricostruito i rapporti tra gli indagati e le modalità operative con cui gli attivisti del sodalizio dei cosiddetti “Guerrieri ViVi (V_V)” promuovevano e realizzavano i ripetuti danneggiamenti, mediante la scelta degli obiettivi, la diffusione e rivendicazione delle azioni nonché nella dotazione del materiale logistico. Il tutto avveniva con criteri di estrema sicurezza e con contatti e messaggi da veicolare solo attraverso la piattaforma Telegram.
Le indagini hanno documentato una lunga serie di fatti delittuosi, almeno 25 episodi di danneggiamento, che hanno interessato principalmente la Città metropolitana di Bologna nell’ambito di una campagna lanciata attraverso la piattaforma Telegram, dove nei vari gruppi (room) si parlava di tematiche no vax, dell’instaurazione di un nuovo ordine mondiale, di intelligenze artificiali, di “nazismo sanitario”, di “guerra vera”, di “lotta” contro scuole, palazzi istituzionali, sedi sindacali, sedi sanitarie ed altro e dove, più recentemente, veniva veicolato un messaggio video con immagini di Bologna e con il seguente titolo:
“V-V SEI PRONTO AD ESSERCI?” seguito dal messaggio:
“L’EVENTO INZIA A DELINEARSI I GIORNI SONO STATI DECISI VI SUGGERIAMO DI PREPARARVI PER IL 04/03, SE DOVESSIMO SCOMMETTERE SCOMMETTEREMMO SU QUELLO
LE CITTÀ SU CUI POTREMMO AGIRE SONO VICINE PER CUI COME VIAGGIO NON DOVREBBE INCIDERE E COMUNQUE 24 ORE PRIMA SAPRETE LA CITTÀ E VI FORNIREMO I PUNTI GPS, IN PROGRESSIONE, DOVE ARRIVARE E POI RITROVARVI PER ASSISTERE AL MEGLIO ALL’AZIONE. IL MOMENTO SI AVVICINA, MANCA POCO…COME FERMERANNO I GUERRIERI V_V IN PIENA AZIONE ??
Inoltre, nelle stesse chat di Telegram venivano realizzati veri e propri programmi di reclutamento e addestramento in cui gli organizzatori prima agganciavano gli utenti no vax per poi organizzare azioni di sabotaggio o danneggiamenti con criteri di sicurezza particolarmente raffinati.
Gli affiliati alla struttura agivano in due fasi: una prima attività si sviluppava su un terreno digitale ovvero sulla piattaforma Telegram in cui gli stessi venivano reclutati, indottrinati ed addestrati ed una seconda fase direttamente presso gli obiettivi delittuosi, in cui i partecipi all’azione venivano accompagnati dai promotori per eseguire i danneggiamenti.
Sotto l’aspetto operativo numerosi sono stati i pedinamenti, i servizi di osservazione anche documentati con video riprese e spostamenti rilevati con strumenti GPS e controlli attraverso analisi dei dati telefonici, in considerazione del contesto temporale riferito ai 25 episodi, in relazione ai quali veniva documentata la presenza di soggetti non immediatamente identificabili che agivano in maniera organizzata senza lasciare tracce.
Nell’ambito dell’attività svolta gli investigatori hanno individuato un locale nella periferia Bolognese che costituiva la base logistica dove il gruppo dei “guerrieri” custodiva la maggior parte del materiale che veniva costantemente utilizzato per compiere le diverse azioni. Nella giornata di ieri, all’esito della perquisizione eseguita dagli operatori di Polizia sono stati sequestrati numerosi estintori, torce, radioline walkie Talkie, body camera, droni e diversi secchi di vernice. Erano, inoltre, presenti capi di abbigliamento, tute, scarpe, giacche anche con simboli dei guerrieri vivi, diversi striscioni e manifesti contenenti scritte inerenti a tematiche no vax e riferimenti al nazismo, diversi zaini già pronti con materiale quali estintori, bombolette di vernice, nonché megafoni, fionde con elastici, delle balestre e materiale informatico.
L’indagine ha portato ad acquisire elementi volti ad accertare la presenza di una struttura associativa (associazione a delinquere art. 416 c.p.) finalizzata a commettere reati di istigazione a delinquere e contro personalità politiche, nonché fatti di danneggiamento e imbrattamento.
Le immagini si riferiscono al materiale utilizzato dagli attivisti e all’azione di danneggiamento del 7 dicembre 2022 in danno di due istituti Superiori situati al confine tra Bologna e Casalecchio di Reno