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NAPOLI (ITALPRESS) – “La delusione di non essere stati all’altezza di noi stessi col Barcellona è una cosa che mi dà fastidio”. Così Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, in conferenza stampa in vista della sfida contro la Lazio, in programma domani allo stadio Olimpico alle 20.45, un match che arriva dopo il ko con i catalani e l’eliminazone dall’Europa League. “Abbiamo un’identità di gioco da inizio anno, ma questo gioco non può prescindere dal metterci tanta qualità, se viene a mancare è un boomerang che ti torna addosso. Giocando così dobbiamo gestire la palla in un modo, se non lo facciamo andiamo incontro a brutte figure”. Sulla corsa scudetto: “Vedo una bella bagarre, può diventare un giostra per anime forti perchè ci sono molte squadre che possono entrare in lotta Champions come per la vittoria del campionato. Io sono convinto che i miei calciatori daranno tutto, da adesso in poi deve essere una corsa a corrifiato”. “Tutto dipende ancora da noi: la possibilità di futuro e di riuscire a vincere il campionato – ha aggiunto Spalletti -. Si va a giocare con fiducia sapendo che è una chance che ci dobbiamo giocare. E’ l’occasione per vedere se la nostra forza può andare oltre tutto. Nelle ultime settimane qualche difficoltà l’abbiamo avuta, ma non abbiamo assolutamente staccato la spina. Sono io il generatore della corrente dentro la squadra. Per quanto mi riguarda non mi ha staccato nessuno, sono acceso”.
Spazio anche alla partita nella partita, quella tra Sarri e Spalletti. “La sfida con Sarri ha un peso particolare perchè lui ha fatto giocare qui la squadra come nessuno ci era mai riuscito. Il suo ricordo nella mente dei tifosi ritorna in superficie. E’ un avversario che gioca un buon calcio, ma ovviamente possiamo metterli in difficoltà. La soluzione è riuscire a essere il Napoli, quella squadra che non rinuncia mai. In queste partite se uno tenta a nascondersi viene subito stanato”. Ex allenatore dei russi dello Zenit, Spalletti affronta anche l’argomento Ucraina. “Non conosco le cause che hanno portato a una situazione così drammatica ma nessun motivo può essere valido per costringere delle persone a diventare profughi per il mondo e rischiare di essere schiacciati dalle bombe. Soprattutto la cosa che crea disagio sono i bambini costretti a lasciare le loro camerette e andare a dormire sotto i ponti in giro per il mondo. Non c’è mai motivo per fare una guerra. La vita delle persone è la cosa che deve essere tutelata per prima”.
(ITALPRESS).


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