A seguito di una lite condominiale, i cui motivi sono al vaglio dei carabinieri, avrebbe raggiunto l’abitazione dei vicini minacciandoli ed esplodendo, nonostante la presenza di minori, alcuni colpi di pistola, successivamente rivelatasi a salve. All’arrivo dei carabinieri l’uomo ha continuato a minacciare i vicini venendo a sua volta portato all’esterno del plesso condominiale per evitare che gli stessi, numericamente in maggioranza, potessero a loro volta aggredirlo. Lui però si è scagliato anche contro i carabinieri che ha offeso, minacciato e cercato di colpire con calci e pugni. Solo l’utilizzo dello spray ha consentito ai carabinieri di Correggio di aver la meglio sull’uomo, ammanettato e condotto in caserma.
Con l’accusa di violenza privata e resistenza a pubblico ufficiale, i carabinieri della stazione di Correggio hanno arrestato un 53enne abitante in paese, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura di Reggio Emilia. I fatti risalgono alla sera del 1° marzo scorso, quando i carabinieri di Correggio sono intervenuti presso un appartamento di un condominio del paese, dove un cittadino aveva segnalato una lite tra condomini. Giunti sul posto i carabinieri raggiungevano l’appartamento al terzo piano del plesso, trovando il 53enne, noto agli operanti, che continuava a minacciare di morte gli occupanti dell’appartamento che nel frattempo l’avevano circondato con il chiaro intento di aggredirlo. Per evitare ulteriori gravi conseguenze, non senza difficoltà, i militari cercavano di condurre fuori l’uomo che continuava a minacciare di morte i vicini che riferivano il possesso di una pistola da parte dello stesso 53enne con la quale poco prima aveva esploso dei colpi in loro direzione. Solo l’utilizzo dello spray in dotazione consentiva ai carabinieri di avere la meglio sull’uomo che veniva ammanettato e trovato in possesso di una pistola, poi rivelatasi “a salve” ma priva del tappo rosso. Anche durante il trasporto, il 53enne continuava nella sua condotta resistente, offendendo e minacciando di morte i carabinieri. Durante la permanenza in caserma dell’uomo, i carabinieri di Correggio hanno dovuto richiedere la presenza di pattuglie di altri comandi per la presenza all’esterno di numerosi familiari della parte contrapposta che intendevano aggredire l’arrestato.
Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.