L’indagine sulla congiuntura di Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna.
L’attività nel trimestre. Il volume d’affari a prezzi correnti delle costruzioni in Emilia-Romagna nel secondo trimestre del 2023 risulta stabile rispetto all’omologo periodo dell’anno precedente (+0,0 per cento). Forti risultano le differenze registrate in base alle dimensioni di impresa. Più in dettaglio, risulta in contrazione il volume d’affari per le imprese di piccole dimensioni, quelle che hanno tra 1 e 9 addetti (-4,9 per cento); mentre è in aumento il corrispondente valore per le imprese di medie dimensioni (quelle con un numero di addetti tra 10 e 49; +2,4 per cento) e per quelle di grandi dimensioni (quelle che hanno tra 50 e 500 addetti; +7,6 per cento). Va comunque precisato che questi dati sono relativi al volume d’affari a prezzi correnti, quindi, risentono degli aumenti dei prezzi che hanno interessato in misura non secondaria questo settore dell’economia.
Nel corso dell’ultimo anno, la variazione del volume d’affari delle costruzioni dapprima abbondantemente positiva, è andata progressivamente smorzandosi fino al valore di questo trimestre. Sulla congiuntura di questo settore hanno certamente pesato una serie di fattori quali il protrarsi della guerra in Ucraina, con la conseguente pressione sui prezzi, l’aumento dei tassi d’interesse BCE per contrastare l’aumento dei prezzi – che ha pesato sia sul costo del denaro per le imprese, sia sulla domanda di mutui da parte delle famiglie per l’acquisto della casa – e – non ultimo – la riorganizzazione dei bonus fiscali che ne avevano sicuramente sostenuto la crescita.
Il registro delle imprese.
Confrontando il numero delle imprese del settore attive nel secondo trimestre di quest’anno con il corrispondente trimestre del 2022, è possibile notare una riduzione del numero delle imprese in regione pari al 2,5 per cento. Sostanzialmente analogo il dato relativo alla variazione del numero delle imprese registrate.
L’occupazione.
La rilevazione campionaria continua delle forze di lavoro di Istat permette di monitorare l’andamento dell’occupazione nel settore. I dati relativi al secondo trimestre dell’anno evidenziano un calo degli occupati rispetto all’anno passato del settore del 5,4 per cento a livello nazionale e del 4,7 per cento in Emilia-Romagna (pari a quasi 5.700 unità).