L’informatica non è una questione di genere. E superare gli stereotipi che ancora troppo stesso allontanano le ragazze dallo studio e dall’acquisizione di competenze digitali e scientifiche è un passaggio fondamentale per costruire le basi di una reale parità, oltre che di una società più equa ed inclusiva.
È questo l’obiettivo di Ragazze Digitali ER, un progetto della Regione Emilia-Romagna attuato in rete dalle Università di Bologna, Parma, Modena e Reggio Emilia e Ferrara e che prevede la realizzazione – già da questa estate – di Summer Camp della durata di tre settimane dal 20 giugno all’8 luglio riservati alle studentesse del III e IV anno delle scuole superiori che in questo modo potranno avvicinarsi al mondo dell’informatica e della programmazione.
Sei le sedi individuate – quelle universitarie di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara e Cesena-, oltre a un’edizione on line rivolta alle ragazze che non possono raggiungere le sedi fisiche. Ogni camp sarà gratuito e potrà accogliere fino a 45 studentesse, per un totale di oltre 360 ragazze.
Si allarga in questo modo al territorio regionale il progetto partito nel 2014 su base locale dall’Università di Modena e Reggio Emilia, con il supporto della Fondazione di Modena, insieme a EWMD, European Women’s Management Development, associazione no-profit impegnata per favorire lo sviluppo professionale delle donne nel mondo del lavoro, e poi ampliato nella sede di Cesena dell’Università di Bologna.
Il progetto Ragazze Digitali ER, condiviso con l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna, sarà promosso e presentato alle scuole del territorio grazie all’aiuto dell’Ufficio Scolastico – Servizio Marconi TSI – e ai docenti Animatori digitali delle scuole emiliano-romagnole, mentre già dal 20 aprile saranno disponibili i moduli di iscrizione online sul sito del progetto: digitale.regione.emilia-romagna.it//ragazze-digitali
Un sito che verrà progressivamente aggiornato per quanto riguarda i programmi dei camp, le attività formative e le modalità di partecipazione, mentre ulteriori testimonianze e attività di condivisione e animazione saranno ospitate sui canali Facebook e Instagram dell’iniziativa.
“È fondamentale contrastare il gap di genere che c’è nelle materie tecniche e scientifiche avvicinando le studentesse alle professioni specialistiche nell’ambito dell’informatica e della tecnologia. Ci sentiamo di ringraziare tutte le Università della nostra regione, che attueranno questo progetto, e l’Ufficio Scolastico Regionale che diffonderà questa iniziativa a tutte le studentesse –sottolineano le assessore alla Scuola, università, ricerca e agenda digitale Paola Salomoni e alle Pari opportunità Barbara Lori -. Se davvero vogliamo costruire una società più equa ed inclusiva questo divario va superato costruendo iniziative come Ragazze Digitali ER, che possano dare a tante giovani una possibilità concreta – e di elevata qualità dal punto di vista scientifico – di mettersi in gioco grazie all’esperienza di tante professioniste, docenti, ricercatrici che si sono pienamente affermate nel mondo delle tecnologie e del digitale”.
Ragazze Digitali ER è costruito insieme alle Università di Modena e Reggio Emilia (Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”), Bologna (Dipartimento di Informatica – Scienza e Ingegneria), Parma (Dipartimento di Ingegneria e Architettura) e Ferrara (Dipartimento di Ingegneria), con il supporto di Regione Emilia-Romagna e ART-ER Scpa. Il tutto nell’ambito delle attività di Data Valley Bene Comune, l’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna 2020-2025 che con “Donne e Digitale” si propone appunto di avviare iniziative per avvicinare l’universo femminile ai percorsi di istruzione e formazione tecnica e scientifica.
Sempre nell’ambito delle attività di “Donne e Digitale” è in procinto di partire – già dal mese di aprile – la seconda edizione del ciclo di eventi Women in Tech, promosso in collaborazione con la rete regionale dei Laboratori Aperti. Oltre mille le persone che hanno partecipato – tra novembre e febbraio – agli incontri della prima edizione.
Imparare (facendo) informatica
Dall’apprendimento del pensiero computazionale creativo, mediante l’acquisizione delle basi di un linguaggio di programmazione, alla crescita della consapevolezza sulle opportunità e i rischi dei servizi informatici utilizzati dai più giovani, alla possibilità di assistere a testimonianze e interventi di professioniste, tra cui esperte, imprenditrici, docenti universitarie e startupper, chiamate a condividere la propria esperienza.
Ma non solo, tra gli obiettivi dei campi estivi – veri e propri laboratori con docenti universitari e un’impostazione fortemente pratica e operativa secondo la logica dell’imparare facendo- lo sviluppo della capacità di lavorare in gruppo, presentarsi e parlare in pubblico, risolvere problemi e prendere decisioni in autonomia.
Prevista anche un’edizione seminariale pomeridiana online, in programma dal 20 al 30 giugno, durante la quale le ragazze potranno assistere a interventi di esperte ed esperti provenienti dal mondo imprenditoriale e accademico, sugli aspetti più interessanti e attuali del mondo tech, con approfondimenti sulle loro ricadute e applicazioni nella vita quotidiana e sulle opportunità di studio e lavoro nei settori digitali.