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Si sono svolti mercoledì 20 novembre una serie di sopralluoghi tecnici della Provincia di Modena su manufatti e infrastrutture in appennino recentemente sistemate dopo interventi di manutenzione straordinaria e ripristirno strutturale. In particolare sulla strada provinciale 30 al ponte Prugneto tra Sestola e Pavullo e al ponte di Brandola e di Ronco Vecchio sulla strada provinciale 33 in Comune di Polinago.
Ai sopralluoghi, oltre al personale tecnico della Provincia di Modena, era presente il presidente Fabio Braglia e i sindaci di Polinago Simona Magnani, il sindaco di Pavullo Davide Venturelli e il sindaco di Sestola Fabio Magnani, oltre alle imprese esecutrici delle opere Zaccaria Costruzioni srl di Montese e Pro Service Costruzioni srl di Modena.
Per il presidente Fabio Braglia «restituire infrastrutture sicure e antisismiche è una nostra priorità, perché ci consente di mantenere alta l’efficienza della rete viaria provinciale, specialmente in una zona, quella appenninica, dove la percorribilità delle strade è fondamentale. Lo sforzo messo in campo su questi e altri ponti è altissimo e di questo voglio ringraziare tutta le struttura dell’Ente, che ha consentito di completare le opere nei tempi previsti così da limitare i disagi alla circolazione».
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Per quanto riguarda gli interventi realizzati, sulla strada provinciale 30 il ponte del Prugneto sul Torrente Scoltenna ha avuto un costo di 520mila euro finanziato con fondi ministeriali, ed è una struttura con tre archi in bozze di pietrame e struttura ad arco ribassato, pile e spalle in bozze di pietrame. Il ponte ha subito danni per eventi franosi creando delle lesioni strutturali su cui sono stati eseguiti rinforzi il metodo del beton-plaque con piastre in acciaio e malta fibrorinforzata. Inoltre nell’arco si sono inseriti i tiranti trasversali, sono stati realizzati nuovi cordoli laterali collegati da travette sull’impalcato e nuove barriere guard-rail.
Gli interventi al ponte Brandola e al ponte Ronco Vecchio sulla strada provinciale 33 hanno avuto un importo complessivo di 700mila euro, finanziati con fondi ministeriali, e hanno previsto, anche in questi casi, il rinforzo strutturale degli impalcati con fibre di carbonio e rinforzo della soletta superiore (per quanto riguarda Ronco Vecchio) e manutenzione con rinforzo dell’arco centrale in cemento armato e per gli archi laterali stuccatura e iniezioni di consolidamento dei paramenti in bozze, oltre a tiranti di acciaio di rinforzo dei paramenti dei timpani (ponte Brandola).