“Il decreto-legge approvato ieri dal Consiglio dei ministri in tema di Superbonus, che vieta la cessione dei crediti e lo sconto in fattura, e blocca le operazioni di acquisto dei crediti incagliati da parte degli enti locali, fermerà il mercato immediatamente. A Bologna saranno almeno 5.000 le imprese edili, tra costruttori ed impiantisti, che entreranno in enorme sofferenza, se non addirittura a rischio chiusura”.
È l’allarme lanciato dal Presidente Cna Bologna Antonio Gramuglia.
“Sono imprese che hanno lavorato in osservanza di una legge dello Stato – prosegue Gramuglia – facendo lo sconto in fattura perché era una possibilità prevista dalla normativa vigente. Si sono messe in gioco, hanno pagato i materiali, eseguito i lavori con tutte le difficoltà legate alle norme che in corso d’opera sono cambiate in continuazione, non sono state pagate, e adesso rischiano la chiusura. Un impatto gravissimo per gli imprenditori, i dipendenti e le loro famiglie”.
“Ma si tratta di una misura che colpisce anche i cittadini oltre alle imprese – continua Gramuglia – persone che hanno deciso di efficientare il loro patrimonio edilizio. Il timore è che adesso si fermi tutto”.
“È necessario che lo Stato con urgenza si faccia carico di trovare una soluzione. Lunedì è in programma un incontro del Governo con Cna e le altre associazioni interessate – conclude Gramuglia -. L’intervento degli enti locali, a cominciare dalle Regioni, non sarebbe stata la risposta definitiva a un problema così grave, ma sarebbe stato comunque utile per alleviare il fardello dei crediti bloccati, a condizione che anche le banche coinvolte fossero a loro volta disposte a riprendere ad acquistare i crediti incagliati”.