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Supporto psicologico in telemedicina per gli operatori di Polizia locale, al via un progetto sperimentale della Regione Emilia-RomagnaUn servizio di consultazione psicologica gratuita, accessibile da remoto in telemedicina, dedicato agli operatori della Polizia locale dell’Emilia-Romagna, per promuoverne il benessere psico-fisico e fornire un sostegno concreto a coloro che si trovano esposti ad eventi a forte impatto emotivo, potenziale fonte di disagio. È l’obiettivo del nuovo progetto frutto della convenzione che la Regione Emilia-Romagna, in particolare la Presidenza e l’assessorato alle Politiche per la salute, ha sottoscritto con l’Ausl di Modena. Un’intesa innovativa, che non ha precedenti sul territorio regionale, a cui la Giunta ha dato il via libera nell’ultima seduta.

Grazie a questa sperimentazione, per cui la Regione ha stanziato 30mila euro – 10mila per il 2023 e 20mila per il 2024 –  sarà messo a disposizione di tutti i comandi di Polizia locale, attraverso una piattaforma di telemedicina, un professionista della salute mentale in modo diretto, riducendo al minimo le barriere, garantendo la sicurezza e la riservatezza del percorso, al fine di offrire una prima risposta alla domanda di benessere psicologico degli operatori in una logica di prevenzione e promozione della salute. L’individuazione dello psicologo tramite specifico bando, così come la sua formazione e supervisione clinica, è in capo all’Ausl di Modena, scelta come capofila perché vanta un’esperienza innovativa nell’area della telemedicina e ha condotto, negli anni, diverse iniziative di formazione sul benessere psicologico rivolte al personale della Polizia locale.

“Le donne e gli uomini della Polizia locale rappresentano una risorsa fondamentale per le nostre comunità e un esempio concreto di spirito di abnegazione ed alto senso civico- affermano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Il loro lavoro, tuttavia, può esporli a situazioni a forte impatto emotivo, definite eventi critici di servizio, che possono provocare stati di disagio psicologico. Attraverso questo progetto sperimentale vogliamo garantire a tutti gli operatori della nostra regione la possibilità di accedere a un primo sostegno, per affrontare con qualche strumento in più le difficoltà del lavoro”.

Cosa prevede il servizio

Il servizio di consultazione psicologica primaria è rivolto a tutto il personale della Polizia locale regionale, ha l’obiettivo di orientare a percorsi e trattamenti per disturbi di media e bassa intensità e facilitare percorsi di secondo e terzo livello in cui sono richiesti trattamenti ad alta intensità. È gratuito e comprende da un minimo di 1 a un massimo di 6-8 colloqui. La sperimentazione, che sarà avviata a conclusione del bando dell’Ausl, si concluderà a fine 2024, e potrà essere successivamente rinnovata.

La convenzione

L’iniziativa è in linea con la legge regionale 24 del 4 dicembre 2003, “Disciplina della polizia amministrativa locale e promozione di un sistema integrato di sicurezza”, che tra le sue finalità prevede anche l’attivazione di percorsi e strumenti per il supporto psicologico degli operatori della Polizia locale. Il progetto è stato elaborato e definito dall’area Politiche per la sicurezza urbana e integrata, cultura della legalità e polizia locale del Gabinetto del Presidente e dal settore Assistenza territoriale dell’assessorato alle Politiche per la salute. Firmatari della convenzione a cui la Giunta ha dato il via libera sono infatti il capo di Gabinetto, Andrea Orlando, il direttore generale Cura dalle Persona, Salute e Welfare, Luca Baldino, e la direttrice generale dell’Ausl di Modena, Anna Maria Petrini.


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