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Tagli ai finanziamenti e alle assunzioni per la Polizia Locale Sassolese: il SULPL proclama lo stato di agitazioneIl SULPL, il Sindacato della Polizia Locale, interviene pubblicamente all’indomani dell’annuncio da parte dei rappresentanti della delegazione trattante del Comune di Sassuolo i quali hanno annunciato ai rappresentanti sindacali che l’amministrazione ha deciso di diminuire gli investimenti sul Comando di Polizia Locale per destinare i fondi ad altri settori dell’Ente.

“Questo nuovo annuncio, all’indomani della notizia dei tagli sulle assunzioni degli Agenti – dichiara Lorenzo Cristofaro, Segretario Regionale Aggiunto Sulpl Emilia Romagna – è una nuova doccia fredda per il Comando di Polizia Locale.

Meno finanziamenti e meno assunzioni significherà di fatto avere meno Agenti sul territorio e quindi meno sicurezza per la cittadinanza, in un momento in cui, e lo vedono tutti, vi è l’assoluta necessità di aumentare il presidio di Agenti in divisa”.

“La scelta dell’amministrazione di Sassuolo è chiara – prosegue Lorenzo Cristofaro – Si pretende sicurezza tagliando gli investimenti, col placet di FP CGIL e della CISL Fp Emilia Centrale che non hanno proferito parola.

Come SULPL abbiamo già comunicato che ovviamente le nostre RSU non firmeranno nessun accordo che preveda dei tagli su finanziamenti e assunzioni, e per questo è stato Proclamato lo Stato di Agitazione della Polizia Locale di Sassuolo“.

L’obbiettivo del SULPL è chiaro: confermare gli investimenti sul Comando, aumentare le assunzioni, introdurre il Welfare aziendale con delle polizze assicurative che, in attesa della riforma nazionale di categoria, possano implementare le tutele previdenziali che sono inferiori rispetto alle altre forze dell’ordine.

Come Sindacato ci teniamo ad essere chiari: meno finanziamenti vuol dire meno divise in strada“, aggiunge il Segretario Regionale Aggiunto Sulpl Emilia Romagna.

Sarà ora il Prefetto di Modena a convocare l’amministrazione e i rappresentanti sindacali in Prefettura per il tentativo obbligatorio di conciliazione, che se sarà negativo potrebbe portare ad azioni sindacali di sciopero.

 


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