Il municipio, le scuole, il palazzo pubblico, oltre a numerose abitazioni private. Sono gli edifici inagibili a Tredozio, in provincia di Forlì-Cesena, il comune dell’Appennino romagnolo più vicino all’epicentro del sisma di magnitudo 4.9 avvenuto nella prima mattinata del 18 settembre scorso, con epicentro Marradi, in Toscana.
A Tredozio si è recata oggi Irene Priolo, vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile, dove ha incontrato la sindaca, Simona Vietina, ed effettuato un sopralluogo.
“Stiamo proseguendo con rapidità nelle ultime verifiche su edifici pubblici, privati e beni culturali tramite i nostri tecnici rilevatori Aedes – ha dichiarato Priolo-. Appena completata questa ricognizione si procederà a chiudere la richiesta per lo stato di emergenza nazionale al Dipartimento di Protezione civile”.
L’evento sismico di magnitudo 4.9 avvenuto nella prima mattinata del 18 settembre scorso, con epicentro Marradi, ha avuto ripercussioni in una vasta zona appenninica tra la Toscana e la Romagna. Per quanto riguarda il territorio della provincia di Forlì-Cesena, dalle prime verifiche effettuate dalla Sala Operativa Territoriale dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile – Ufficio di Forlì-Cesena, sono stati riscontrati danni (sia su strutture pubbliche che private) nei Comuni di Tredozio, Rocca San Casciano, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Modigliana, Dovadola, Portico e San Benedetto.
Il Comune di Tredozio, in particolare, ha registrato sin dai primi momenti effetti sul proprio patrimonio edilizio, pubblico e privato, tali da far scattare subito la pianificazione e l’inizio delle attività di assistenza alla popolazione da parte della struttura comunale, supportata anche da unità di personale dell’Ufficio Territoriale di Forlì-Cesena dell’Agenzia regionale. È stato allestito il centro di accoglienza coperta presso il Palazzetto dello sport per 100 persone (fornite brandine e coperte); è stata allestita la cucina mobile del Coordinamento provinciale di volontariato di Protezione civile nel centro di accoglienza di via Bachelet. Ampliata, inoltre, la disponibilità presso il centro di accoglienza coperta del campeggio comunale Le Volte – centro turistico sportivo, con disponibilità di 50/60 posti in casette e alloggio in ostello (12 camere per 50 posti disponibili). Sono state, infine, allestite 9 tende per consentire l’attività scolastica provvisoria, iniziata il 21 settembre, nel centro di accoglienza di via Bachelet.
Al momento a Tredozio risultano, dopo le 347 verifiche concluse dai Vigili del fuoco sulle abitazioni private, 65 con esito di non fruibilità; in seguito ai rilievi del Nucleo di Valutazione regionale, le principali inagibilità riguardano il municipio, la scuola, il palazzo pubblico (ex fascio) che ospita poste, biblioteca e associazioni; parzialmente inagibile la casa di riposo (ala vecchia più cucine), chiese (in attesa di verifica della Soprintendenza). Inagibili anche numerose abitazioni private.
Gli interventi di verifica nella zona colpita dal sisma
Ad oggi sono stati svolti complessivamente 653 interventi di verifica da parte dei Vigili del fuoco nella zona colpita, per un totale di 115 esiti di non fruibilità degli edifici; parallelamente si stanno svolgendo verifiche da parte del Nucleo di Valutazione Regionale che, finora, ha eseguito 112 rilievi con la compilazione di 138 schede Aedes.