Flessibile, integrato, ecologico e digitale. Sono le parole chiave del trasporto pubblico locale dell’Emilia-Romagna contenute nell’atto di indirizzo che delinea la programmazione e l’amministrazione tpl per il triennio 2021-20223 approvato oggi dall’Assemblea legislativa dopo essere stato condiviso con i rappresentanti di Anci, Province, Comuni, Agenzie e Aziende Tpl regionali e parti sociali.
Un programma che, con investimenti per oltre 320 milioni di euro, tiene conto dell’impatto della pandemia sull’organizzazione e gli orari delle città e che, a causa dell’emergenza sanitaria non ancora conclusa, resterà ancora il quadro di riferimento del prossimo futuro.
E in questo contesto, l’altra sfida che impone un ripensamento a tutto il settore dei trasporti riguarda la transizione ecologica, in linea con quanto previsto dal Patto per il Lavoro e per il Clima che la Regione ha sottoscritto con tutte le parti sociali, e per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030. Proseguirà quindi a ritmo spedito la sostituzione dei mezzi più inquinanti, con mezzi a basso impatto ambientale.
Tre i filoni su cui la Regione vuole incidere per rafforzare e rendere più compatibile con l’ambiente, moderno e competitivo il trasporto pubblico locale.
La prima leva riguarda l’integrazione gomma-ferro (tra servizio ferroviario regionale e lunga percorrenza e tra servizio ferroviario e urbano) per un valore di oltre 6 milioni -, cui si aggiungono, con investimento di 22 milioni l’anno, le misure Grande (abbonamento gratuito under 14) e Salta su (abbonamento gratuito per under 19 con ISEE familiare pari o inferiore a 30mila euro).
La seconda leva è quella della digitalizzazione con l’integrazione su smartphone dei servizi di trasporto non di linea (come taxi e noleggio auto con conducente) e l’integrazione con servizi complementari quali ad esempio il pagamento della sosta.
L’ultima è quella degli investimenti, finanziata con oltre 240 milioni nel triennio a cui si aggiungono risorse del PNRR pari a 58 milioni per le ferrovie e 30 milioni per i bus, per un totale complessivo di oltre 320 milioni di euro, che prevede, tra l’altro, l’elettrificazione delle linee ferroviarie e il sistema controllo marcia treno in tutte le linee, interventi di ricucitura urbana e la soppressione di molti passaggi a livello, oltre all’acquisto di oltre 700 nuovi bus e il potenziamento della mobilità ciclabile.