Ammontano a 1,6 milioni di euro i ristori Covid non utilizzati che potranno essere destinati a sostenere le imprese turistiche dell’Appennino emiliano-romagnolo duramente danneggiate dalle gravi difficoltà di avvio della stagione sciistica.
Questo, in sintesi, l’esito dell’incontro avuto ieri pomeriggio dalle Regioni con la ministra del Turismo, Daniela Santanchè cui ha partecipato l’assessore regionale al turismo Andrea Corsini.
E’ stata la ministra stessa ad annunciare che – accogliendo una proposta di cui si era fatta capofila la Regione Emilia-Romagna in una precedente riunione – è stata sbloccata una prima tranche di risorse di competenza del suo Dicastero. A questa potranno seguire, sempre a beneficio degli operatori emiliano-romagnoli, ulteriori stanziamenti pari a 2,4 milioni di euro, sempre legati a fondi per l’emergenza Covid non spesi, ma di competenza del ministero dell’Economia e delle finanze.
Mentre sono state confermate le risorse del Fondo unico nazionale per il turismo che per l’Emilia-Romagna valgono 7 milioni di euro.
“Siamo soddisfatti per l’esito dell’incontro- commentano il presidente Stefano Bonaccini e l’assessore Corsini- e ringraziamo la ministra Santanchè della disponibilità ad accogliere le proposte dell’Emilia-Romagna e delle Regioni per affrontare da subito, con misure concrete di sostegno, l’emergenza che ha colpito l’Appennino. E più in generale, ad avviare un confronto sulle prospettive dell’intero comparto turistico nazionale, a partire dalla applicazione della direttiva Bolkestein”.
“Su questo tema così importante- prosegue Corsini- occorre arrivare a una soluzione definitiva perché le proroghe non fanno gli interessi del turismo italiano. Per questo abbiamo chiesto alla Ministra che le Regioni siano convocate al tavolo per la definizione dei previsti decreti attuativi insieme alle associazioni di categorie”.
Il confronto tra Regioni e Ministero ha trovato un esito positivo anche per quanto riguarda i 30 milioni di euro che sono in arrivo a livello nazionale per gli impianti di risalita, gli alberghi, i ristoranti e le attività commerciali dell’Appennino. Un’altra proposta della Regione Emilia-Romagna per cominciare a guardare anche oltre all’emergenza di queste settimane.
Infine, il surplus dell’Imu previsto per i Comuni sedi impianti sciistici e normalmente destinato a confluire nel Fondo di solidarietà nazionale potrà rimanere nelle casse dei Comuni interessati.