La Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati assegnerà un sostegno economico a ciascuna delle tre ragazze vittime della rapina a mano armata avvenuta a Modena, in via Guicciardini, lo scorso settembre. Il Comitato dei garanti della Fondazione ha deciso, infatti, di accogliere la richiesta d’intervento presentata dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli a favore delle ragazze, che ne sono state informate, tramite raccomandata, dallo stesso Muzzarelli.
Il sindaco ha espresso soddisfazione per la decisione della Fondazione: “L’intervento – sottolinea Gian Carlo Muzzarelli – rappresenta un segno di solidarietà e vicinanza di comunità e istituzioni alle vittime e alle loro famiglie e intende essere un contributo concreto per le spese che hanno dovuto affrontare. Segna, inoltre, la conclusione (per quanto difficilmente le ragazze potranno cancellare quella terribile esperienza) di un accadimento che ci ha scosso per le modalità, il rapinatore dopo averle seguite si è introdotto nell’auto con loro minacciandole con un coltello, e per le vittime, tre giovani di ritorno una serata in centro che hanno reagito con prontezza mettendo in moto la vettura. Una vicenda in cui bisogna però riconoscere anche la rapidità con cui si sono svolte le indagini che hanno stretto il cerchio attorno al responsabile”, ha commentato il sindaco.
Nei giorni scorsi, per il colpevole della tentata rapina si è concluso anche l’iter processuale che lo ha visto patteggiare una pena di tre anni. L’uomo, un giovane straniero irregolare sul territorio italiano, che si era dato alla fuga dopo che l’auto delle tre ragazze si era schiantata contro un’altra vettura in sosta, dopo appena tre settimane dalla tentata rapina era stato riconosciuto e fermato dalla Polizia locale, in seguito a un’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica, che ha consentito di identificarlo grazie anche alle immagini della videosorveglianza.
La Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati, di cui Modena è socio fondatore, è nata su iniziativa della Regione Emilia-Romagna, delle Province, dei Comuni capoluogo e recentemente si è aperta anche alle aziende che intendano diventarne “soci sostenitori”, per offrire un aiuto concreto e immediato alle persone e alle famiglie vittime di gravi reati. Fondata nel 2004, ad oggi ha aiutato oltre mille persone, per la maggior parte donne, coinvolte in oltre 450 casi gravi; 68 i casi nel territorio provinciale, 27 dei quali nel capoluogo.
La Fondazione agisce attraverso contributi economici definiti caso per caso, con tipologie di aiuto che variano dal sostegno scolastico ai figli della vittima alla copertura di spese per cure mediche, affitto o mutuo per l’abitazione, fino alla donazione una tantum per affrontare nell’immediato le difficoltà più urgenti. Dall’inizio dell’attività, l’impegno economico ha superato complessivamente i 3,5 milioni di euro. Nel 2022, finita l’emergenza pandemica, le istanze di aiuto sono aumentate: complessivamente 46 (per oltre 300 mila euro di contributi) quelle accolte, di cui quattro nel modenese (due casi di femminicidio rispettivamente a Sassuolo e a Castelfranco e due di rapina a Modena). L’ultimo di questi riferito al caso delle tre ragazze vittime della tentata rapina a mano armata, a favore delle quali la Fondazione ha deliberato a fine dicembre un sostegno che sarà il primo erogato nel 2023.
Sul territorio comunale di Modena, a sostegno delle vittime di reato, è inoltre attiva una rete formata da: Sportelli Non da Soli, che offrono servizi di accoglienza e di ascolto alle vittime di reato; Fondo di risarcimento alle vittime di alcune fattispecie di reato, istituito dal Comune per contribuire al rimborso parziale delle spese sostenute a seguito di furti, scippi e borseggi; sportello Sos Truffa e, dallo scorso settembre, Sportello Ervis o Centro territoriale di sostegno alle vittime di reato di stampo generalista. Ervis, nato nell’ambito del progetto Emilia-Romagna Victim Support, accoglie le vittime di qualsiasi tipologia di reato fornendo assistenza, informazioni, consigli e orientamento. Lo Sportello è attivo il martedì, mercoledì e venerdì dalle 10 alle 13 e il giovedì dalle 9.30 alle 15.30 in locali al piano terra del complesso R-Nord. A disposizione dell’utenza ci sono volontari debitamente formati, nonché figure professionali per interventi di consulenza e supporto legale, psicologico e culturale. Per contattare lo sportello si può anche scrivere una email (ervismodena@aliantecoopsociale.it) o telefonare al numero verde 800199661 (dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 13 e dalle 14.30 alle 16.30; il venerdì dalle 9-13).