In Emilia-Romagna si estende la campagna di vaccinazione anti-Covid, in maniera coerente con quanto previsto dal piano nazionale.
La Regione ha recepito le due recenti ordinanze della struttura commissariale, allargando ulteriormente la platea di coloro che, al di là delle fasce d’età, devono ricevere il vaccino in via prioritaria. Dunque, tutte le persone che rientrano nella cosiddetta “categoria 4” – e cioè affette da patologie che possono aumentare il rischio di sviluppare forme severe di Covid-19 pur non appartenendo alla categoria degli estremamente vulnerabili – senza limiti di età, a partire quindi dai 16 anni; i cittadini italiani iscritti all’Aire (Anagrafe degli italiani residenti all’estero), che vivono temporaneamente sul territorio nazionale e il personale diplomatico; il personale dei Centri estivi. Per quanto riguarda i familiari, conviventi e caregiver di disabili gravi (altro gruppo indicato dalle ordinanze), le somministrazioni in Emilia-Romagna sono già state avviate.
Ad annunciare le novità, oggi in Commissione assembleare, l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini.
Come stabilito dalla nota della Regione inviata dall’assessorato alle Politiche per la salute ai direttori generali e sanitari delle Aziende Usl dell’Emilia-Romagna e ai direttori dei Dipartimenti di Cure primarie, da ieri sono iniziate le chiamate attive per tutte le persone appartenenti alla “categoria 4” a partire dai 16 anni di età (per la fascia di età 50-59 anni la chiamata è attiva dal 7 maggio), mentre continuerà la possibilità di candidarsi per gli iscritti all’Aire: per quest’ultima categoria le prenotazioni potranno aver luogo non appena saranno attivati i flussi informativi da parte degli organi governativi.
“Procediamo speditamente con la campagna vaccinale aprendo ad ulteriori fasce di popolazione- ha sottolineato Donini-. Siamo nel gruppo delle Regioni che vaccinano più rapidamente: ad oggi, quasi 1milione e 500mila persone hanno ricevuto la prima dose, mentre sono 736mila quelle immunizzate con anche il richiamo. Il bilancio di ieri sera a livello di somministrazioni era pari al 94,6% di dosi ricevute. Certo- ha aggiunto l’assessore- conta non solo la quantità, ma anche l’appropriatezza: di qui tutto il lavoro fatto per mettere subito in sicurezza gli over 80, il personale di Cra e Rsa, il personale sanitario e gli estremamente vulnerabili. Possiamo dire che, ad oggi, chi ha pagato il prezzo più drammatico alla pandemia nella nostra regione è sostanzialmente immunizzato. Adesso andiamo avanti, pronti a tenere il passo con le richieste del generale Figliuolo”.
Le nuove categorie da vaccinare
Per quanto riguarda i cittadini – a partire dai 16 anni – che rientrano nella cosiddetta “categoria 4”, non devono prenotarsi ma vengono contattati, con chiamata o invio di un messaggio (per posta elettronica o sms) direttamente dall’Azienda sanitaria di appartenenza. Inoltre, l’aggiornamento degli elenchi di chi appartiene a questa categoria potrà avvenire tramite la segnalazione del medico di medicina generale, come già previsto per gli estremamente vulnerabili.
Le persone iscritte all’Aire, i dipendenti delle Istituzioni Ue (con i familiari a carico e il personale a riposo), gli agenti diplomatici e il personale tecnico-amministrativo delle missioni diplomatiche, il personale di enti e organizzazioni internazionali e il personale tecnico-amministrativo delle missioni diplomatiche (inclusi sempre i familiari a carico e il personale a riposo) possono candidarsi attraverso il portale regionale delle candidature: http://salute.regione.emilia-romagna.it/candidature-vaccinazione.
E ancora, per le persone con grave disabilità (legge 104/1992 art. 3, comma 3) prosegue la vaccinazione anche dei soggetti conviventi, dei familiari e di due caregiver; è possibile, in quest’ultimo caso, valutarne l’estensione singolarmente su richiesta. La candidatura avviene sempre tramite portale regionale.
Infine, le prenotazioni vaccinali si apriranno a breve ad un’altra importante categoria, anche in vista dell’ormai prossima apertura delle attività: il personale dei Centri estivi, che sarà vaccinato dal proprio medico di medicina generale, e che per rischio di infezione viene equiparato agli operatori scolastici.