Salgono a tre le nuove aree interne dell’Emilia-Romagna per il periodo 2021-2027. Dopo quelle dell’Appennino Parma Est e Appennino Forlivese e Cesenate, che lo scorso mese hanno ricevuto l’approvazione del Comitato tecnico nazionale aree interne, è arrivato oggi il parere favorevole della Conferenza delle Regioni per quella dell’Appennino Modenese. Portando a 12 milioni di euro le nuove risorse complessivamente in arrivo.
I 4 milioni di euro che la Strategia nazionale aree interne prevede per l’Appennino Modenese si aggiungono infatti agli 8 milioni già assegnati alle aree Appennino Parma Est e Appenino Forlivese e Cesenate. E nuove risorse potranno arrivare anche grazie alla nuova programmazione europea dei Fondi Fesr e Fse+ che riservano specifiche azioni per i territori montani e delle aree interne, rafforzando così la sinergia tra politiche nazionali e regionali.
Per il presidente della Regione e l’assessora regionale alla Montagna e programmazione territoriale si tratta di un risultato importante, che premia il lavoro compiuto dalla Regione sul piano nazionale con il Governo e insieme agli Enti locali per il rilancio di questi territori appenninici. Territori lontani dai grandi centri abitati, soggetti a calo demografico, ma dalle straordinarie potenzialità, che possono diventare protagonisti di una nuova stagione di crescita e di sviluppo, all’insegna della piena sostenibilità economica, sociale ed ambientale.
Le tre nuove aree si aggiungono alle quattro già riconosciute nel precedente settennato: Appennino Emiliano, Basso Ferrarese, Appennino Piacentino-Parmense e Alta Valmarecchia.
L’Area interna dell’Appennino modenese comprende tutti i 18 Comuni montani del territorio: Fanano, Fiumalbo, Frassinoro, Guiglia, Lama Mocogno, Marano sul Panaro, Montecreto, Montefiorino, Montese, Palagano, Pavullo, Pievepelago, Polinago, Pavullo nel Frignano, Riolunato, Serramazzoni, Sestola e Zocca.