Nell’estate del 2020 aveva ottenuto la misura alternativa dell’affidamento in prova terapeutico ex art. 94 D.P.R. 309/1990, concessa dal Tribunale di Sorveglianza di Bologna in relazione alla condanna ad anni 5, mesi 6 giorni e 14 giorni di reclusione e anni 1 mesi 2 di arresto. Pena che era stata fissata dal provvedimento di cumulo pene emesso in data il 2 dicembre 2023 dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia in ordine ai reati di ricettazione, plurimi furti aggravati, violazione della normativa relativa all’uso del contante nelle transazioni per il contrasto del riciclaggio, con fine pena fissata al 22.07.2025.
Nonostante tale beneficio l’uomo, un 55enne domiciliato a Vila Minozzo, nel corso dell’esecuzione della misura ha commesso plurime violazioni alla misura che sono state puntualmente segnalate all’Ufficio di Sorveglianza. A settembre dell’anno scorso era stato sorpreso dai carabinieri nel comune di Castelnovo in compagnia di una ragazza con il Magistrato di Sorveglianza che a seguito della segnalazione diffidava l’interessato al rispetto delle prescrizioni.
A ottobre sempre a Castelnovo Monti veniva nuovamente colto dai Carabinieri a Castelnovo ne’ Monti, intento a fare acquisti all’interno di un supermercato e a dicembre del 2023 i Carabinieri lo notavano all’interno di un bar sito, ancora una volta, a Castelnovo ne’ Monti; fermato manifestava un atteggiamento poco collaborativo e non forniva alcuna giustificazione circa la sua presenza sul posto in deroga alle prescrizioni imposte.
L’ultima violazione gli è costata però l’immediata sospensione della misura: il 7 febbraio scorso i Carabinieri della Stazione di Castelnovo ne’ Monti segnalavano che l’affidato era stato denunciato in relazione a un furto avvenuto in un bar di Castelnovo Monti dove le telecamere di videosorveglianza poste all’interno del locale lo immortalavano nella sottrazione di un salvadanaio, posto sul bancone del bar, contenente le mance dei camerieri per complessivi 150 euro.
Alla luce dell’ultima segnalazione – che fa comunque seguito a plurime accertate violazioni della misura e nonostante la diffida – il Magistrato di Sorveglianza in via cautelare disponeva la sospensione della misura. Il provvedimento giunto ai carabinieri di Villa Minozzo veniva eseguito da quest’ultimi che arrestavano l’uomo conducendolo in carcere per il proseguo dell’espiazione della pena.